(26-01-2016 17:41)scud Ha scritto: (26-01-2016 17:09)bludiprua Ha scritto: (26-01-2016 16:40)scud Ha scritto: In mattinata sono tornato, ho fatto un collegamento volante con la presa a mare del lavello e lemme lemme ho portato il tutto in cantiere ove mi hanno alato.
Beh, non voglio sembrare troppo ottimista, ma ti è andata davvero bene che ti è successo in gennaio in darsena e avevi pure tua moglie a fianco!
Beh sai in estate la situazione é decisamente più gestibile. In passato ho pure sostituito la vecchia presa a mare del piede facendo un tuffo e sigillando l'aspirazione del saildrive da sotto con tappi e un domopak avvolto stretto + un sacchetto della monnezza a sicurezza. Risalito sopra e smontata la valvola sono entrate poche bicchierate di acqua ed ho fatto il lavoro in tutta calma.
Storia diversa in inverno, di sera, muta stagna in riparazione e comunque appena rientrato da un viaggio di oltre 36 ore insonni di rientro dal Bangladesh.
La vera fortuna é stata che sia accaduto con qualcuno a bordo. Come ho detto la leva l'ho appena sfiorata e quindi era lì trattenuta da qualche forza divina. Poteva saltar via da sola (visto che l'acqua preme sull'O-ring) ed allora si che erano azzi amari.
PS: qualcuno sa se c'é un qulcosa che rammollisce nuovamente lo stay afloat? Se non c'é lo lascio così e lo tiro contro la vetrina di quello che me l'ha venduto.
Io vista la compattezza/durezza del prodotto dentro il barattolo gli tengo accanto una palettina da laboratorio in legno,qualcosa comunque occorre usare.
Dietro mio consiglio,nell'azienda dove lavoro, abbiamo messo un barattolo su ogni carrello elevatore da usare in caso si bucasse una cisternetta di colla (evento accidentale non così raro).
La necessità di un bastoncino o altro per estrarre il prodotto l'avevo già notata/sperimentata ,con una robusta palettina risolvi
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BV