einstein
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RE: Scelta di una vela giusta per condizioni giuste
Tralasciando la regata, un tempo, prima dell'avvento dell'avvolgifiocco, si usava la vela di prua adatta per ogni range di vento,; ora generalmente si usa una sola vela avvolgibile che naturalmente risulta di compromesso sia in grasso che in peso. Comunque direi che per la prua è più facile ingrassare una vela nata sul magro che rendere piatta una vela nata grassa. Per quanto concerne la posizione poi: "per analogia con le ali degli uccelli o con la forma della maggior parte delle ali degli aerei,
si ritiene che la miglior posizione per il grasso max sia verso il primo terzo di vela, partendo dal bordo d'attacco; invece gli esperimenti fatti da Eiffel e ripresi da Marchaj, non avvalorano del tutto questa ipotesi". Sembra infatti che, sempre in condizioni di flusso stabile e per profili isolati (quando le vele lavorano in coppia le cose cambiano), il grasso al centro risulti migliore per la bolina e quello verso poppa per il traverso; quello verso prua invece, presenta caratteristiche inferiori rispetto agli altri due ma viene privilegiato in presenza di flusso instabile per avere più tolleranza e regolarità di avanzamento.
Per la randa, i profili, si sa, dipendono dalla flessibilità dell'albero e, aggiungerei, dalla vela di prua.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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01-02-2016 21:29 |
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