Un po' di filosofia.
Allora, il problema del velaio è che per fare una vela secondo le tue indicazioni, diversa da quella che lui reputa ottimale per te e per la tua barca e di cui ha già esperienza e i parametri memorizzati, dovrebbe uscire in barca con te, rendersi conto di cosa tu reputi magro e cosa grasso, fare delle foto e rilevare con l'apposito software i profili delle vele vecchie ed apportare poi gli opportuni correttivi che gli avrai indicato.
È una cosa che si fa normalmente sulle barche da regata, in base alle polari rilevate con le diverse vele, ma si può fare anche su quelle da crociera; purtroppo tutto ciò ha un costo che difficilmente il crocerista per guadagnare un decimo di nodo è disposto a pagare e dunque è meglio se si affida per le scelte e la forma ad un velaio di esperienza.
Oppure tu dovresti essere in grado, vedendo il progetto di dire quali modifiche dovrebbe apportare ...

per esempio io non ho problemi a condividere il progetto col committente, e se questi è in grado di dare dei suggerimenti, non ho motivo di non valutarli e di non prenderli in considerazione ...
Se il velaio invece affronta la questione superficialmente e si cerca di accontentare la richiesta non documentata dell'armatore che vuole la vela "grassa" o "magra" senza sapere quale è il suo metro di paragone, si rischia di sbagliare tutto.
P.S. Tutte queste considerazioni valgono se l'interlocutore è un velaio; se nell'ottica di risparmiare, la vela viene commissionata ad una tappezzeria, il risultato può essere imprevedibile ....