(17-02-2016 23:59)Horatio Nelson Ha scritto: va bene...va bene...anzi grazie.
Allora se ho capito,porto le batterie a piena carica, mi procuro il densimetro, prelevo dl liquido....e poi cosa devo leggere sullo strumento per capire la qualità della batteria?
Beh, qua il discorso si fa un po' lunghetto, se lo si vuole spiegare bene.
Abbreviamo: (parliamo in questo caso di batterie al piombo ad elettrolita liquido, del tipo "a manutenzione", ovvero con tappi cella apribili)
Sotto carica la batteria deve scaldare pochissimo e non deve "bollire". Si devono sviluppare, cioè, solo poche bolle di gas all'interno dell'elettrolita (attenzione che quel gas è ossigeno + idrogeno, quindi altamente infiammabile).
In fase di carica la batteria deve assorbire inizialmente un certo amperaggio, che poi decresce gradualmente fino ad assestarsi ad un valore basso (quanto basso dipende dalla batteria).
Se anche dopo 10-12 ore la batteria assorbe una corrente elevata, scalda e bolle, vuol dire che non è più tanto buona.
A batteria carica, appena staccato il caricabatteria, con il tester leggiamo una tensione che può superare anche i 14 volt, ma che cala progressivamente.
Lasciata a riposo almeno un paio d'ore, se riproviamo a misurare la tensione dovremmo leggere circa 12,8 - 12,9 volt, equivalenti ad una tensione/cella di circa 2.15 volt, che a sua volta corrisponde ad una densità dell'elettrolito (misurata col densimetro) pari a 1,32 gr/cm-cubo.
Se misuriamo di meno, vuol dir che la batteria comincia ad essere un poco stanca.
Sotto i 12,5 - 12,4 volt, equivalenti ad una densità di circa 1,20 gr/cm-cubo la batteria va (andrebbe) sostituita.
La batteria si considera completamente scarica (e non bisognerebbe mai andare sotto a questo valore, pena la "dipartita precoce" della stessa) quando la sua tensione scende a 10,8 volt, pari a 1,8 vot/cella, ed a cui corrisponde una densità di poco superiore all'unità (1,01 gr/cm-cubo circa).
Ora hai i rapporti tra tensione ai poli e densità dell'elettrolito.
Occorre però verificare come sono le varie celle in rapporto tra loro.
Se misurando col densimetro le trovi tutte allo stesso livello, vuole dire che i 6 elementi hanno lavorato (e stanno lavorando) alla stessa maniera (stesso grado d'usura).
Se ne trovi uno solo più basso di densità (molto più basso) è probabile che quell'elemento abbia piastre in corto, o isolate, o problemi di solfatazione.
Se le 6 celle hanno densità tutte differenti tra loro, è molto probabile vi sia un problema di solfatazione o un problema di elettrolito sporco/inquinato.
Queste sono solo alcune prove (semplici prove) per testare l'efficienza di una batteria.
Non sono comunque esaustive in quanto occorre fare altri test per avere un quadro più completo (test di scarica rapida, test di scarica lenta, ad esempio), ma comunque già danno un quadro sufficiente per capire la salute del nostro accumulatore.
In ogni caso, se vuoi prendere un densimetro, prendine uno a bande colorate, così non devi ricordare numeri a memoria.
I valori di cui sopra sono riferiti ad una temperatura ambiente di 25°C, ma si possono ritenere sufficientemente attendibili per temperature nel range di 20- 30°C