dico due cose che mi vengono in mente.
premesso che:
una regata da 500 miglia in due richiede "risparmio energie equipaggio" sempre e comunque. quindi turni di riposo ben programmati e rispettati. spesso si inzia adrenalinici e poi si crolla sul finire. (è un problema comune anche in equipaggio).
pertanto manovre ridotte al minimo in funzione di cambiamenti sostanziali del quadro meteo di riferimento. non si puo' pretendere di correre dietro al refolo h24.
quando ti becchi ore ed ore di pioggia ed onda e vai giu' per il tuo turno di riposo ti spogli, ti asciughi, mangi qualcosa di caldo e cerchi di riscaldarti nel sacco a pelo.
essere richiamato in anticipo comporta che bisogna svegliarsi, rivestirsi di tutto punto ed uscire a manovreare vanificando l'intero turno di riposo.
ci sta che accada per cambiamenti meteo repentini ma se deve essere la norma alla fine non va bene. bisogna cercare di concentrare le manovre "strategiche" in prossimità dei cambi turno anche se si sacrifica un po' alla rotta.
io quando vengo chiamato "all'occorrenza" esco spesso anche in mutande e stivali (non vi dico che spettacolo

) manovro mezzo nudo ma deve essere una cosa veloce e non deve esserci una situazione molto bagnata e fredda altrimenti ti "fai del male" e ne risenti.
si ha poca autonomia se non ti copri sopratutto ad aprile. la notte fa freddo.
io nelle regate X2 (tranne che nei periodi estivi) mi sono sempre trovato bene con turni di notte di due ore. li considero un giusto tempo.
detto questo.
in caso di abbattuta spi con modalità gennaker ritengo che si potrebbe issare/ammainare al bisogno il fiocco per evitare rischio di carammella fissando le scotte sul self con regolazione lasca.
intralcia un po' nel passaggio del tangone sull'latro bordo ma facendo tutto con calma tutto si gestisce.
peraltro se il bordo è lungo potrebbe aver senso di tenere su il fiocco se questo non interferisce troppo con l'A2. aiuterebbe in caso di straorza. il log comanda.
le 20 e piu' abbattute di ZK presuppongono situazione di bonaccia / poco vento.
se la disponibilità delle vele portanti è A0, A1 S2 io in una situazione di poca aria che presuppone angoli stretti terrei tranquillamente a riva l'A1 (semplificandomi la vita nelle abbattute).
S2 lo darei solo se c'è da scendere con vento disteso con un ragionevole tempo di utilizzo altrimenti meglio A1.
in una lunga (guardiamo i venti dominanti ad aprile nel basso tirreno) la probabilità di scendere molto quadrati non credo sia elevatissima
pertanto alla fine l'A1 potrebbe essere la vela piu' utilizzata. peraltro ha un taglio piu' efficente per angoli piu' stretti nonstante meno mq rispetto A2.
per quanto riguarda l'andare a farfalla.
il first 45 ha i fiocchi. anche tangonando il fiocco la barca sarebbe squilibrata se non si riduce pure la randa. la vedo una soluzione estrema da attuare solo se c'è veramente tanta aria, tanta onda o equipaggio in "riserva" di energie e di idee.
inoltre si è in regata. senza rischiare danni a persone e attrezzature bisogna cmq "tirare" in ogni momento anche di notte.
ciao