Intanto ringrazio chi ha moderato il mio precedente intervento e chiedo venia... ovviamente aveva ragione lui!
(24-04-2016 20:03)Liberfo Ha scritto: Poniamoci dei quesiti:
-perchè mettere a massa la corrente di banchina? E' ovvio , per evitare dispersioni mortali, ma questo NON riguarda lo scafo, riguarda la carcassa metallica del caricabatterie e la terra delle utenze 220, che devono essere isolate dall'impianto di bbt.
Con un trasformatore d'isolamento sarebbe sciocco collegare la massa della banchina alla massa della barca e non credo che nessuno suggerirebbe una cosa del genere.
Citazione:-perchè utilizzare un trasformatore 220-220 come trasfo d'isolamento e non goderselo ? Che senso ha mettere un polo del secondario a massa scafo? Per risparmiare un conduttore ? allora , non è più saggio mettere un differenziale ad altissima sensibilità (10 mA anzichè 30) e allacciarsi in banchina ?
Ci mancherebbe pure di "risparmiare un conduttore"!!!! Nessuno si sognerebbe mai di fare una cosa del genere in una barca, in particolare per la 220VAC; il fatto che sia così sulle automobili per la 12 VDC è già opinabile, figuriamoci su una barca.
Prima di tutto chiariamo di cosa stiamo parlando: dell'impianto a 220VAC o dell'impianto a bassa tensione? Poi parleremo di differenziali e, magari, di come funzionano; per esempio come funzionerebbero in un sistema totalmente flottante.
Citazione:...questo metallo è tra i meno nobili, e fenomeni di correnti vaganti (per esempio dalla terra di banchina) sarebbero disastrose.
Su quest'ultimo punto siamo d'accordo tutti: le correnti di dispersione verso massa vanno evitate in tutti i modi, sempre e non solo negli scafi di metallo "meno nobile"! Ma questo non può giustificare un impianto elettrico pericoloso.
Daniele