30-08-2016, 14:20
(30-08-2016, 10:43)fabrizio34 Ha scritto: Ora la domanda è il dritto in base a cosa??? I miei sono inclinati
Leggi il link postato da kermit.
Il principio è che, per avere le pale parallele, alla stessa altezza in orizzontale il bordo d'attacco e il bordo d'uscita devono essere equidistanti.
La misura la puoi fare anche con la barca in acqua facendo riferimento al livello di galleggiamento, ovviamente assicurandoti che la barca sia in assetto trasversale orizzontale e in assoluta calma piatta. Eventualmente ti fai delle marche di riferimento e poi ne aggiusti l'altezza reciproca in relazione a punti cospicui delle pale (es. gli agugliotti o lo spigolo della poppa).
Qual'è il problema delle pale parallele ?
Che quando una è verticale e immersa totalmente e l'altra a metà e per di più inclinata rispetto alla verticale, e la barca è orziera il giusto, la correzione di un paio di gradi alla poggia sulla pala sottovento è efficace, mentre su quella sopravvento si traduce a causa della minore efficienza (rapporto di allungamento inferiore, ventilazione etc.) in una inutile turbolenza e resistenza senza vantaggi sensibili sulla portanza complessiva.
Da qui il suggerimento di far convergere di 1-2 gradi le pale (più la barca è lenta e scarroccia, e maggiore l'inclinazione rispetto alla verticale, maggiore dovrebbe essere la convergenza) per limitare il fenomeno.
Il risultato dovrebbe essere di non avere resistenze parassite in bolina quando c'è una sola pala immersa, e al traverso/lasco quando ci sono 1 pala e mezza in acqua; ovviamente bisogna evitare le poppe a barca piatta e due pale immerse, cosa che comunque, se la barca è armata con gennaker e bompresso, viene già da sè.
Ciao
