(04-09-2016 21:05)refosco Ha scritto: buonasera! aggiungo un commento / informazione: i motori adatti a essere usati in mare, in genere hanno indicazioni meglio definite dagli organi di controllo (p.es registri navali): potenza erogabile in continuo ( cioe' almeno 24 ore di moto a regime di giri costante) e potenza massima ai giri massimi ma da non mantenere piu' di ... se ricordo 1 o due ore. la "rule of thumb" che appresi molti anni fa era: marcia di crociera costante: da 2/3 a 3/4 dei giri massimi dati dal libretto. Ai giri massimi non piu' di un'ora. Il tutto deriva dal fatto che il motore diesel deve trovarsi a funzionare in un "regime termico" in cui calore sviluppato e calore dissipato siano in un equilibrio molto stabile, in maniera da non creare dilatazioni termiche eccessive delle interiora. Al massimo dei giri l'impianto di scarico deve smaltire il massimo del calore (gas caldi in uscita) e quindi dalla valvola di scarico (testa del motore) fino al passa scafo, si possono avere dei punti in cui le temperature superano quelle studiate a progetto.
Proprio per questo motivo è sconsigliabile avere un'elica di passo eccessivo rispetto al motore: con sforzo elevato a basso numero di giri, la pompa dell'acqua mare (la cui portata è indicativamente proporzionale al regime di rotazione) fa circolare una quantità d'acqua che potrebbe essere insufficiente ai fini del raffreddamento (a meno che il motore non sia sovradimensionato rispetto alle esigenze di potenza dello scafo).
BV (e poco motore),
Casper