31-10-2016, 15:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-10-2016, 15:52 da Mario Falci.)
Salve a tutti! vorrei condividere ed avere una vostra opinione su alcuni interventi che ho fatto alla mia barca.
1° intervento: Ho costruito un bompresso in legno per portare un gennaker nuovo. Essendo una barca d'epoca in legno ho cercato la giusta estetica perchè il nuovo oggetto non stonasse con l'insieme. Ho lavorato la stessa essenza, il legno di mogano, ottenendo la giusta curvatura costringendo dei piallacci di 3mm di spessore ad aderire al mascone dello scafo. Ho incollato il tutto con resina epossidica. Ho forato lo scafo in 4 punti ed inserito dei bulloni ed avvitato dall'interno i 4 dadi per poterlo smontare per ogni evenienza. Se volessi ritornare alla primitiva conformazione basterebbe chiudere i fori con tappi in mogano e non vedrei assolutamente nulla. Ho provato, all'inizio, la soluzione tradizionale, ovvero il bompresso unico a sezione circolare ed anche uno eventuale a sezione rettangolare ma ho un musone in acciaio e naturalmente lo strallo. Invece in questo modo le parti non interferiscono.
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2° intervento: La barca è stata costruita in Olanda ed ha una conformazione per climi freddi. Le sedute sono basse, così come il pagliolo in pozzetto al di sotto della linea di galleggiamento. Infatti non ho ombrinali e devo coprire la barca sempre con un cagnaro perchè non posso fare defluire l'acqua piovana. Quindi ci si siede sulle panche e si è veramente riparati da spruzzi e vento freddo. Ma con il bel tempo e per avere una migliore visibilità si usano le panche per poggiare i piedi e viene naturale sedersi sulla coperta. Peccato che il paramare si trovi in posizione per segare il sedere. Ho disegnato e costruito due piccole sedute che si possono smontare e riporre nei gavoni o posizionare in qualunque punto del paramare.
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1° intervento: Ho costruito un bompresso in legno per portare un gennaker nuovo. Essendo una barca d'epoca in legno ho cercato la giusta estetica perchè il nuovo oggetto non stonasse con l'insieme. Ho lavorato la stessa essenza, il legno di mogano, ottenendo la giusta curvatura costringendo dei piallacci di 3mm di spessore ad aderire al mascone dello scafo. Ho incollato il tutto con resina epossidica. Ho forato lo scafo in 4 punti ed inserito dei bulloni ed avvitato dall'interno i 4 dadi per poterlo smontare per ogni evenienza. Se volessi ritornare alla primitiva conformazione basterebbe chiudere i fori con tappi in mogano e non vedrei assolutamente nulla. Ho provato, all'inizio, la soluzione tradizionale, ovvero il bompresso unico a sezione circolare ed anche uno eventuale a sezione rettangolare ma ho un musone in acciaio e naturalmente lo strallo. Invece in questo modo le parti non interferiscono.
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2° intervento: La barca è stata costruita in Olanda ed ha una conformazione per climi freddi. Le sedute sono basse, così come il pagliolo in pozzetto al di sotto della linea di galleggiamento. Infatti non ho ombrinali e devo coprire la barca sempre con un cagnaro perchè non posso fare defluire l'acqua piovana. Quindi ci si siede sulle panche e si è veramente riparati da spruzzi e vento freddo. Ma con il bel tempo e per avere una migliore visibilità si usano le panche per poggiare i piedi e viene naturale sedersi sulla coperta. Peccato che il paramare si trovi in posizione per segare il sedere. Ho disegnato e costruito due piccole sedute che si possono smontare e riporre nei gavoni o posizionare in qualunque punto del paramare.
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O dio, il tuo mare è cosí grande e la mia barca cosí piccola.