Gli interventi di pacman sono molto interessanti e professionalmente stimolanti.
Proprio di ciò si parlava ieri alla presentazione del IoT Open Lab di TI (ora TIM) a Torino: una struttura, tra l'altro in grado di monitorare il traffico anomalo per quantità e qualità, da e per i devices in campo. Non so se sia la soluzione, ma certo è una proposta.

Più direttamente collegato al tema dela sorveglianza della barca, io aspetterei di vedere se effettivamente i modem NB-IoT (Narrow Band, non M1!) arriveranno presto, in quantità ed economici sul mercato; in caso affermativo, con batterie con una vita di 10 (dieci) anni è possibile pensare ad uno sviluppo di devices che colloquino direttamente via LTE con lo S-Phone del proprietario in caso di allarme o attraverso un VAR che gestisca le situazioni, rilevi rischi, provveda ad avvertire l'armatore o, avendone la delega, intervenga direttamente...

mentre scrivo queste parole mi viene in mente che un "marina 4.0" potrebbe avere il nostromo comodamente assiso davanti ad uno schermo che riceve l'informazione che la barca "B15" ha il livello della sentina un po' troppo alto, che le accellerazioni laterali della barca "F12" iniziano ad enrare in una zona di rischio, oppure che è il caso di ricordare all'armatore della barca "Z9" che ha trascurato il cambio dell'olio.....
Pacman, facciamo una start-up con finanziamento a fondo perduto di Regione Xyyyyyy e ci diamo al business?

Io sto seguendo il tema NB-IoT per lavoro, legato a metering etc.