21-11-2016, 21:20
(21-11-2016, 00:51)einstein Ha scritto: Anche sulla polare mi sa che devi cambiare approccio; il grafico mostra chiaramente le diverse forze aerodinamiche espresse con vettori in base all'angolo di incidenza della vela rispetto alla direzione del vento apparente, questo è ciò che conta.
ciao
Einstein grazie mille per il chiarimento. Ho fatto un errore madornale - visibile anche dal mio schizzo: ho disegnato la direzione in cui va la barca e distrattamente l'ho battezzata vento di velocità. Peccato che anche se questo ha la stessa direzione il verso è opposto! AHRG Non trovo l'emoticon che da testate al muro, altrimenti lo avrei postato. ;-)
In ogni caso: hai capito cosa intendevo dire. In linea di principio sono d'accordissimo che le polari non c'entrano niente con la rotta, ma se mi dici che un diagramma polare ha per ascissa il vento apparente ed il vento apparente c'entra con la rotta (su questo insisto), allora il diagramma polare c'entra con la rotta.
In definitiva si possono affermare 2 cose:
A) il diagramma mostrato dagli amici Glénans mostra la forza aerodinamica che una vela ha in base all'angolo d'inclinazione della sua corda rispetto ad un vento.
B) se tale vento è il vento apparente non si sta parlando di qualunque barca a qualunque andatura possibile, ma di una barca di bolina mure a dritta (vedi allegato corretto) - In tal caso restano degli errori - basti dire che i valori da i=1 ad i=44 sono inverosimili (a meno di cazzare la vela oltre il suo asse longitudinale). Pertanto continuo a pensare che il vento della polare sia un vento reale (togliamo la barca, lasciamo la vela, mettiamola di fronte ad un grosso ventilatore e allora tutte le considerazioni che fanno valgono - ma non è vento apparente)
