Questo argomento mi ricorda molto quanto di disse e si scrisse prima e dopo l'obbligo delle cinture di sicurezza sulle auto.
Oggi tutti le abbiamo. Ma non tutti le usano!
Nessuno più dice che sono inutili. Molti accampano scuse per non allacciale.
Ricorda molto, questo argomento, le discussioni intorno ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) nei cantieri (pochi li usano nonostante siano obbligatori).
Molti (costretti ad usarli) dicono che incidono sul costo finale delle prestazioni perché impicciano e facevano perdere tempo. Non sono preoccupati per le vite umane, ma per il tempo! Anche se è vero il contrario: lavorando in sicurezza si rende maggiormentel
I controlli sono pochissimi e, spesso, "avvisati". Quest'ultima è una mia personale opinione!
Quanti di noi, incrociando altre barche al largo, hanno scambiato il saluto? Tutti noi! (perbacco: è una questione di
etica navale!)
Ma quanti, rispondendo al saluto, hanno visto che sull'altra barca indossavano il giubbotto autogonfiabile?
Rispondo per quel che posso dire io:
nessuno!
Allora posso immaginare che non si tratti di una questione di normative.
Né tanto meno questione di bandiera belga o altro.
Posso facilmente pensare che si tratti di una questione di "
educazione".
Quindi, gratta gratta, tradotto: una questione di "
etica nautica".
Gli organismi (scuole, club, circoli ecc.) preposti all'insegnamento della conduzione delle barche, fanno sforzi per ficcare nelle nostre testoline
la tanta, troppa (
e quando è troppa è pure inutile) normativa e la (nemmeno molta) tecnica.
Ma l'EDUCAZIONE MARINARA, l'Etica Navale, chi ce la insegna?
Eppure dovrebbe essere (mia personale opinione) la prima materia da "ficcare nelle nostre meravigliose testoline"!
Massima prevenzione = minor rischio per i soccorritori. E per le nostre famiglie.
Oggi è Natale:
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B.V.