25-12-2016, 22:21
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-12-2016, 22:21 da Brugolo.)
(24-12-2016, 11:01)sventola Ha scritto:(24-12-2016, 10:39)martin Ha scritto: Andrea
Buon vento Roberto. Dietro una tastiera giudicare é facile. Bisogna ricordare sempre cHe andare per mare comporta alti rischi... non ultimo quello della . ci affascina per questo.
Non sono del tutto d'accordo , finché si continuerà a pensare all'incidente come alll'inevitabile prezzo da pagare di chi vuol andar per mare la gente continuerà a morire quando, in molti casi, si potrebbe benissimo evitare che succeda.
Al culto della fatalità andrebbe sostituito quello della sicurezza e, per fare sicurezza sarebbe importante poter condividere le esperienze passate per trarne insegnamenti futuri.
Le istituzioni in questo potrebbero, e dovrebbero, giocare un ruolo primario indagando sugli eventi nefasti, analizzandone cause e conseguenze per poi poter emettere e pubblicizzare le raccomandazioni del caso, incentivando allo stesso tempo la raccolta delle informazioni di chi l'incidente o l'inconveniente lo vive in prima persona.
Purtroppo qui da noi non esiste nemmeno l'ombra di quanto sopra , siamo indietro di decenni ed a tale arretratezza spesso e volentieri concorre la mentalità del marinaio per il quale l'errore è solo una vergogna da nascondere per non fare brutta figura.
