04-02-2017, 23:58
(04-02-2017, 19:49)refosco Ha scritto: Yuppy!!! e' il mio campo! fluidodinamica. Do una descrizione del fenomeno: un profilo alare, presenta al bordo d'ingresso un moto laminare. Dopo una certa distanza il moto passa a turbolento (in soldoni: ci sono dei nuclei di fluido che Piccoletto indietro...... in apparenza controcorrente). La vela di prua è colpita dall'aria per prima, i filetti seguono i moti che il profilo alare determina. Questo profilo e' la conseguenza dell'assetto dato al fiocco e soprattutto dell'angolo di incidenza. Conseguenza ne e' che al variare dell'angolo, il flusso perturbato (distacco) avviene piu' o meno vicino al bordo d'ingresso. La distanza standard in effetti deriva da Re (numero di Reynolds)...... boh .... fermiamoci qui, e accenno solo l' ulteriore condizione che le velocita' dell'aria non sono uguali in basso e in alto (gradiente della velocità del vento rispetto l'altezza.. che per def e' un aspetto dello "strato limite" del suolo-mare) .... per cui una buona regolazione della vela deve realizzare la maggior zona di flusso laminare sulla vela, sia in basso che in alto, e rispettivamente non far scorrere l'aria verso l'alto (cioe' uscire senza aver lavorato a produrre spinta).... Uhm, spero di non aver spampanato troppo! BVE fin qui ci siamo.....
