15-02-2017, 23:57
Credo di avermi chiarito meglio lo scopo del condensatore ed anche come capire quando serve.
Occorre partire dal concetto che le correnti galvaniche sono correnti continue, la polarità, il segno e l'intensità in volt dipendono da molti fattori ma principalmente: metalli a contatto con l'acqua, loro dimensione, dalla terre del circuito in Imarroncinichegalleggiano.... ed anche, non di poco conto le correnti galvaniche delle altre barche.
In pratica la nostra barca è come una pila e tramite il cavo di terra la mettiamo in parallelo con le altre barche-pila, in questo caso siccome le barche sono tutte diverse, saranno diversi i voltaggi delle varie barche-pila generando quindi un flusso continuo di correnti galvaniche dra diversi potenziali elettrici.
Se mettiamo un condensatore in parallelo all'isolatore a diodi non influiamo sul suo funzionamento in corrente continua (si è vero che non sono ideali ed offrono una certa resistenza di passaggio anche alla continua ma allora anche i diodi in qualche misura)
Ottianiamo comunque il vantaggio di mantenere la connettivita in alternata se i diodi si "aprono".
La cosa più importante da tenere in considerazione è questa:
I diodi bloccano una caduta di tensione di 1,2V circa.
La corrente galvanica la possiamo ipotizzare a 0,8V circa
Le nostre barche sono ormai piene di circuiti elettronici che mandano a terra residui di correnti alternate.
Se la somma delle correnti alternate e la corrente galvanica della nostra barca-pila supera se anche in parte dei picchi la caduta di tensione di 1,2 volt dei diodi l'isolatore va in conduzione per una parte dei cicli dimunuendo di molto l'efficacia del nostro isolatore.
Fortunatamente sia per evitare di spendere soldi inutilmente e sia per evitare l'effetto collaterale menzionato da don shimoda possiamo verificare
in modo semplice se serve il condensatore: l'ideale sarebbe un oscilloscopio e rilevare cosa c'è ai capi dell'isolatore galvanico ma probabilmente anche un semplice tester in alternata ci può dare una buona indicazione.
BV

Occorre partire dal concetto che le correnti galvaniche sono correnti continue, la polarità, il segno e l'intensità in volt dipendono da molti fattori ma principalmente: metalli a contatto con l'acqua, loro dimensione, dalla terre del circuito in Imarroncinichegalleggiano.... ed anche, non di poco conto le correnti galvaniche delle altre barche.
In pratica la nostra barca è come una pila e tramite il cavo di terra la mettiamo in parallelo con le altre barche-pila, in questo caso siccome le barche sono tutte diverse, saranno diversi i voltaggi delle varie barche-pila generando quindi un flusso continuo di correnti galvaniche dra diversi potenziali elettrici.
Se mettiamo un condensatore in parallelo all'isolatore a diodi non influiamo sul suo funzionamento in corrente continua (si è vero che non sono ideali ed offrono una certa resistenza di passaggio anche alla continua ma allora anche i diodi in qualche misura)
Ottianiamo comunque il vantaggio di mantenere la connettivita in alternata se i diodi si "aprono".
La cosa più importante da tenere in considerazione è questa:
I diodi bloccano una caduta di tensione di 1,2V circa.
La corrente galvanica la possiamo ipotizzare a 0,8V circa
Le nostre barche sono ormai piene di circuiti elettronici che mandano a terra residui di correnti alternate.
Se la somma delle correnti alternate e la corrente galvanica della nostra barca-pila supera se anche in parte dei picchi la caduta di tensione di 1,2 volt dei diodi l'isolatore va in conduzione per una parte dei cicli dimunuendo di molto l'efficacia del nostro isolatore.
Fortunatamente sia per evitare di spendere soldi inutilmente e sia per evitare l'effetto collaterale menzionato da don shimoda possiamo verificare
in modo semplice se serve il condensatore: l'ideale sarebbe un oscilloscopio e rilevare cosa c'è ai capi dell'isolatore galvanico ma probabilmente anche un semplice tester in alternata ci può dare una buona indicazione.BV
Stefano
