30-04-2017, 18:27
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-04-2017, 18:27 da mastrosal.)
Dico la mia:
dal punto di vista puramente elettrico ed in condizioni statiche, crimpatura e saldatura con lega PbSn sono "quasi" equivalenti, se si considera che il rame ha resistività di 1 microOhm per cm mentre la lega PbSn 60/40 normalmente utilizzata ha una resistività peggiore di un fattore 10 (circa 10.17 microOhm cm).
Per quanto riguarda l'affidabilità nel tempo la saldatura è decisamente peggiore:
la stabilità e tenuta meccanica alla trazione nella crimpatura sono garantiti dalla deformazione e sagomatura del capicorda attorno ai trefoli (e quindi l'efficacia del contatto elettrico tra cavo e capicorda),
nella saldatura invece l'affidabilità e la resistenza alla trazione degradano nel tempo a causa della fatica termica, ovvero la condizione di deformazione ripetuta per rapide variazioni di temperatura, tipica della circolazione di correnti elevate per brevi periodi.
In queste condizioni si Piccoletto nel tempo delle cricche che si propagano a tutta la saldatura. Queste fratture dal punto di vista elettrico si evidenziano con un aumento della resistenza di contatto, che si evidenzia con sensibili cadute di tensione per forti correnti.
Anche in rete sono disponibili decine di articoli scientifici sull'argomento.
Poi ognuno può scegliere la tecnica che ritiene più congeniale, ma penso che la probabilità di una saldatura su un cavo da decine di mmq fatta male sia molto maggiore di una crimpatura errata.
dal punto di vista puramente elettrico ed in condizioni statiche, crimpatura e saldatura con lega PbSn sono "quasi" equivalenti, se si considera che il rame ha resistività di 1 microOhm per cm mentre la lega PbSn 60/40 normalmente utilizzata ha una resistività peggiore di un fattore 10 (circa 10.17 microOhm cm).
Per quanto riguarda l'affidabilità nel tempo la saldatura è decisamente peggiore:
la stabilità e tenuta meccanica alla trazione nella crimpatura sono garantiti dalla deformazione e sagomatura del capicorda attorno ai trefoli (e quindi l'efficacia del contatto elettrico tra cavo e capicorda),
nella saldatura invece l'affidabilità e la resistenza alla trazione degradano nel tempo a causa della fatica termica, ovvero la condizione di deformazione ripetuta per rapide variazioni di temperatura, tipica della circolazione di correnti elevate per brevi periodi.
In queste condizioni si Piccoletto nel tempo delle cricche che si propagano a tutta la saldatura. Queste fratture dal punto di vista elettrico si evidenziano con un aumento della resistenza di contatto, che si evidenzia con sensibili cadute di tensione per forti correnti.
Anche in rete sono disponibili decine di articoli scientifici sull'argomento.
Poi ognuno può scegliere la tecnica che ritiene più congeniale, ma penso che la probabilità di una saldatura su un cavo da decine di mmq fatta male sia molto maggiore di una crimpatura errata.
