RE: Motore Elettrico
Quando sono finite le discettazioni sul sesso degli angeli, nelle barche dei comuni mortali ci sono due parole che chiudono la discussione:
PESO
SPAZIO
Il costo è secondario.
Poi dire che la strada delle energie alternative è l'unica percorribile che porta lontano, e l’unica alternativa in un futuro prossimo, è di un'ovvietà banale, sapere come ci si arriva in tempi brevi, diventa un po' meno ovvio e ancor meno banale.
In mare non ci sono taverne (diceva Pulcinella), figuriamoci colonnine di ricarica.
Avere a bordo un generatore per ricaricare le batterie da usare per azionare un motore elettrico è una bella contraddizione in termini.
Pannelli solari (e di notte?), eolici (e se non c’è vento?) e diavolerie varie, producono, sì producono, ma mai quanto basta per un motore che spinga qualche tonnellata di barca.
Posto che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, e che l'energia può essere solo generata e mai creata dal nulla, due conti sui rendimenti e sulle perdite bastano a far capire che: se si vuole fare un'uscita di un'oretta per pescare, con tempo mite, e poi tornare in porto, l'elettrico va bene, ma affrontare una lunga navigazione in Mediterraneo (in oceano il discorso è un po' diverso) con poche ore di autonomia di motore (trascurando le luci di navigazione, gli strumenti e altre diavolerie energivore) non è il massimo della sicurezza.
Mi figuro il diportista del WE, che deve rientrare perché il lunedì timbra, senza vento e con un frullatore che in un paio d’ore si ferma.
Poi giri del mondo senza motore se ne sono fatti già molti, navigazioni di ogni tipo, e sempre senza motore anche.
Entrare in porto e ormeggiare a vela si fa, io l’ho fatto molte volte (non con una derivetta, e regolarmente venivo redarguito e cazziato), ma non è da tutti, né sicuro, né semplice.
Ma voglio vedere il diportista, per bravo che sia, risalire un Meltemi appena un po’ teso, quando è l’unica possibilità per non andare a scogli, col motore elettrico, quando con una barca di una decina di metri 60 cavalli sono già pochi ... provare per credere, ma poi fatemene un resoconto.
Poi tutto è possibile in via sperimentale, tutte le applicazioni sono futuribili e la strada è quella, ma celle a idrogeno, batterie spaziali e cose simili, sono ancora un po’ lontane dalla nautica da diporto.
Anche l’autonomia del solo elettrico in campo automobilistico è ancora un po’ lontana, Tesla, BMW e altri hanno già in vendita automobili pure, ma nel migliore dei casi l’autonomia è di 400 chilometri, ma non è quello il problema, il vero freno è che colonnine di ricarica ce ne sono pochissime in giro e i tempi di ricarica sono lunghi. Ecco il perché dell’ibrido … che però ha un problemino non da poco che è taciuto perché è un bel problemone grosso: le batterie. Qualcosa come 500 chili di batterie (e sui 5.000 Euro di costo di sostituzione) che ogni quattro, massimo cinque anni si devono smaltire, e fanno una bella montagna di schifezze. Ma si riciclano, è vero ma il costo, sia economico sia di impatto ambientale di smaltimento e recupero?
E qui veniamo anche ai pannelli solari: quanto costa in termini di energia e inquinamento, trascurando il consumo di materie prime?
Conti precisi non ce ne son in giro, calcoli che tengano in conto tutte le voci, non solo quelle che fanno comodo, se si sono fatti, sono rimasti nel cassetto di chi li ha fatti, e il perché è facile da capire.
Questo per dire che la strada è lunga e in salita, perché non è vero che la strada delle fonti rinnovabili è tutta in discesa, c’è da lavorarci ancora parecchio e tempo non ce n’è più molto, ma volersi nascondere che l’elettrico non è pulito (per lo meno non ancora) non elimina il problema, da solo una qual sorta di sollievo per la coscienza ecologista e fa tanto pruderie.
Per cui, il motore elettrico nelle nostre barche per ora è solo una sorta di snobismo … discuterne va bene, ma poi quanti ce l’hanno già?
Chi scaglierà la prima pietra.
N.B. Le navi da crociera con i motori elettrici sono un’altra cosa: è solo una questione di uniformità d’impianti, non centra nulla l’ecologia, tanto è vero che montano più generatori con potenze e consumi mostruosi.
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