Non concordo con il concetto di "prenderlo una taglia più grande", detto così ha poco senso, il problema è un pò più ampio e legato a molti fattori.
Volendo però sintetizzare, il buon funzionamento del pilota, secondo me, è legato a due fattori:
1- Attuatore sul timone;
2- Bussola elettronica
E tra i due credo che il più importante, a cui nessuno da peso è proprio la bussola. Tutta la logica di funzionamento di un autopilota è implementata sui dati che la bussola fornisce al computer del pilota.
Oggi tutti i produttori hanno abbandonato l'impiego delle classiche bussole fluxgate che fornivano il dato di prua e velocità di virata con una frequenza di 1 Hz per passare alle nuove bussole con componenti allo stato solido che forniscono con maggiore precisione rispetto alle fluxgate i dati di prua, velocità virata, rollio, beccheggio e imbardata con una frequenza di 20 Hz (20 volte al secondo). Le nuove bussole garantiscono prestazioni molto migliori ai piloti "standard" cioè quelli montati sulla maggior parte delle imbarcazioni.
Su questo video potete vedere un test comparativo tra una classica bussola fluxgate e una nuova bussola allo stato solido, il test è estremo, ma potete capire come un eventuale pilota possa faticare in condizioni impegnative a mantenere una rotta quando il dato a cui fa riferimento è completamente sbagliato, se poi questo è associato pure ad un attuatore non dimensionato l'insuccesso nel mantenimento della rotta è sicuro.
https://www.youtube.com/watch?v=mKkEWZtNjlE
In sintesi credo che oggi le performance dei vari sistemi autopiloti proposti dai vari produttori che tutti conosciamo siano tutte molto similari come pure i prezzi. Pertanto farei una scelta in linea con la strumentazione che già ho in dotazione al fine di avere una migliore compatibilità tra i prodotti. Infine, alcuni produttori come B&G, oltre ai piloti "standard", producono dei sistemi integrati con performance superiori che tuttavia sono destinati a una clientela premium, ad es. barche da regata.