Wakser
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RE: Cambio sartie alte
(18-09-2017 18:15)dapnia Ha scritto: Te li svelo io i trucchi del mestiere.
Sostanzialmente cambiare le sartie non è un lavoro difficile, con buona esperienza e pratica si può fare e si fa così: segni come son avvitati i tornichetti (per avere la misura giusta), le levi le porti da qualcuno che le rifà uguali, le rimonti.
Il difficile è:
- disalberare in maniera da non fare danni, e cioè: l'albero va preparato, scollegati i contatti, fasciate tutte le filappare e le cose che pendono, poi ci vuole un gruista con attributi grossi e virili, tutte le cose attaccate da qualche parte vanno mollate in un certo ordine, ci vuole un'assistente che sappia come muoversi, e altre accortezze varie;
- capire cosa è il momento di cambiare di tutto quello che ci va intorno;
- capire se gli attacchi sull'albero (tacche per i martelletti, landine, bulloni, rivetti e tutto ciò che tiene qualcosa, è in buono stato o va cambiato);
- se qualcosa va cambiato saperlo togliere senza fare danni, e saperlo rimettere come si deve, essendo certissimi che poi tenga;
- capire se gli arridatoi, le piastrine, i perni, le coppiglie, le rosette e tutto ciò che ci va dietro è ancora in vita o se e cosa va cambiato (cambiare tutto è sempre bene, ma cambiando anche ciò che può andare le cifre diventano importanti, a parte che anche per cambiare bisogna sapere cosa, come e dove comprare per temperare i costi);
- capire se la testa è a posto (quella dell'albero, perché quella di chi si mette a fare un lavoro per la prima volta da solo ... è da vedere alla fine :19 , se pulegge, perni e attacchi di roba che scorre e di roba fissa sono in buono stato o se vanno cambiati (anche qui, saperli togliere e mettere);
- capire se le lande vanno ancora bene (se no è un bel guaio, ma di solito reggono decenni);
- ricordarsi di far passare i testimoni e/o armare direttamente le manovre correnti e fissarle perché non si sfilino appena si mette in piedi l’albero;
- capire se i cavi elettrici e per l'elettronica sono ancora buoni, se no sfilare e rinfilare i cavi con o senza canalina (anche qui sapere se è meglio senza o con), infilarli sembra solo questione di pazienza, ma vanno messi in un certo modo;
- capire se le pressature dei terminali sono ben fatte (se non si usano i Norsemann, nel qual caso si devono saper mettere);
- sapere come mettere gli arridatoi;
- capire se lo scarso in misura che è stato dato è sufficiente per l'allungo che si ottiene mettendo tutto in forza: è qui che un bravo rigger diventa indispensabile: e sì, perché la sartia vecchia avendo lavorato molto era già snervata, e calcolare quanto si allungherà il cavo la prima volta che viene in tensione con gli arridatoi, non è scritto da nessuna parte e gli allungamenti tabellari vanno interpretati;
- essere in grado di rialberare, che non è procedere alla maniera inversa, ma fare prima e dopo anche altre cose;
- una volta tutto su, capire se tutto è dritto o storto come deve essere, regolare le tensioni e fissare tutto definitivamente;
- ricollegare i cavi elettrici e di roba elettronica;
- fare un giro col vento giusto e dare il corretto imbando/tensione alle manovre fisse con mure a dritta, a sinistra e in poppa;
- controllare (ricordarsi) a distanza di poco tempo che tutto sia a posto e, se serve ridare tensioni e precarichi giusti.
Se smontando non hai annotato tutto con cura e montando non rileggi, poi il puzzle può anche essere che non riesce; e anche con gli appunti in mano, senza un po’ di esperienza, ricordarsi come e dove era, non è come dirlo, perché le cose che ci si ritrova in giro sono parecchie..
Per inciso, togliere una cosa, rivetto, vite, perno staffa, eccetera, senza fare danni non è come dirlo: è un attimo rovinate sedi e fori vari, spanare qualcosa, rompere e strappare.
Tutto questo non è per scoraggiare, ma solo per far capire che quando un bravo professionista chiede un giusto prezzo, un motivo c’è.
Poi di gente che si cambia le sartie da solo è pieno il mondo, e di pali che stanno su ce n’è parecchi, ma forse è anche per quello che ogni tanto un albero vien giù … “Eh, dice, ma c’erano cinquanta nodi …”
Può darsi, ma forse ai quei cinquanta mancava qualche altro nodo: quello fatto giusto.
Coraggio!
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