Per tornare al soggetto iniziale, fra le varie tecniche proposte vi e' anche il traino di una cima dietro lunga 20-30m, collegata a bordo con qualcosa che stacchi il pilota (in particolare il timone a vento): per quanto mi riguarda, la mia barca e' piuttosto (molto) stabile di rotta, oltre al fatto che sotto pilota uno cerca di equilibrarla ancora di piu: anche pensando di riuscire ad aggrapparsi alla cima, a 5-6-7 nodi e' assoliutamente impensabile restarci attaccati, e comunque la barca anche con pilota sganciato farebbe tanta di quella strada... Parlo sempre di considerazioni personali, con la mia barca.
Poi ci sono altri aspetti (vedi minista): si cade fuoribordo e si resta appesi, magari una barca con 1-2m di bordo libero? La tentazione dello sgancio rapido prima di ingoiare l intero mediterraneo/atlantico secondo me viene..
Non so, la si puo' girare e rigirare, da soli cascar fuori significa altissima probabilita che vada molto molto male. In costiero, personalmente metto molto piu l accento sui mezzi individuali per chiedere soccorso. Anche per forza di cose: esci o rientri, c'e' da fare avanti e indietro per i parabordi, le vele, le cime d ormeggio eccetera eccetera, io almeno dopo gli entusiasmi iniziali ora non mi lego piu senno ci sto tre ore