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Vecio AdV
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
culturalmente siamo tutti disposti a pensare che riscaldando un materiale lui aumenti di volume.
non e' sempre cosi, tanto per citare un caso eclatante riscaldando l' acqua ghiacciata il vulume diminuisce.. e se non dai modo all' acqua di espandersi (la metti un un recipiente che non si dilata) lei rimane liquido anche a temperature molto inferiori allo 0
negli acciai succede una cosa simile.
riscaldandoli il volume cresca fino intorno i 700 gradi poi comincia a decrescere. si chiama fase austenitica, il reticolo cristallino cambia.
si riconoscono bene, non sono ferromagnetici, ci avvicini una calamita e loro non la attraggono.
si possono "congelare" in questa fase con due modi, in lega (in genere col nichel) o per tempra, (ma si usa per motivi sofiticati)
in pratica quando in seguito ad una lavorazione o ad una corrosione parte dell metallo cambia volume, lo aumenta, che la fase ferritica ha un volume maggiore.
questo aumento di volume induce nel pezzo delle tensioni importanti, tensioni che ne peggiorano di molto le qualita meccaniche e anche la resistenza a corrosione.
senza entrare nello specifico delle foto di @sailor, le cricche dipendono da questi due fattori, passaggio alla fase ferritica e corrosione.
in soldoni: le tensioni interne superano largamente quelle applicate, le cricche non dipendono dalla sollecitazione ma solo dalla lega e dalla sua storia.
amare le donne, dolce il caffe.
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25-10-2017 19:23 |
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