29-11-2017, 11:20
(29-11-2017, 10:59)Malandrino Ha scritto:(11-10-2017, 10:25)Luciano53 Ha scritto: Poi, come si diceva, per un italiano:
- patente, che di fatto serve fra 6 miglia dalla costa e limite acque territoriali italiane (in genere 12 miglia)
- certificato radiotelefonista per vhf installato.
Scusa Luciano, ma avendo letto le altre discussioni, avevo capito che la patente senza limiti era necessaria, se il comandante italiano di barca battente bandiera olandese intendeva superare le 12 miglia... ho capito male?
Sul discorso patente per un italiano su barca estera (di paese non richiedente abilitazioni) ne potremmo parlare per 50 pagine senza arrivare ad una conclusione.
Mancano interpretazioni autentiche e soprattutto casi concreti di contestazioni.
Un fatto è certo, la giurisdizione italiana si ferma ai limiti delle acque territoriali italiane (non 12 miglia quindi, ma limite territoriale), fuori da tale limite sei sicuramente assoggettato alle sole norme del paese di bandiera e alle convenzioni internazionali. Soprattutto non puoi subire contestazioni in merito alla abilitazione da parte di unità della CP italiana.
Poi si infilano le compagnie assicurative che, come noto, hanno il braccino corto.
In caso di evento una compagnia potrebbe teoricamente cercare di applicare la più restrittiva norma italiana sulle patenti anche in alto mare. Potrebbe solo, penso io, perchè appunto fuori dalle acque italiane decade sicuramente la competenza giuridica dell'Italia.
Alcuni paesi rivieraschi, vedi Croazia, esigono comunque uno straccio di patente, una qualsiasi e quindi spesso risulta inevitabile dotarsi di una abilitazione.
