11-01-2018, 21:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-01-2018, 21:23 da IanSolo.)
Ripesco l'argomento perche' ho trovato il motivo per cui talora facendo esercizio con il sestante ottenevo certi punti un po' strani pur avendo uno strumento di buona qualita', errori che si ripetevano analoghi anche facendo eseguire i calcoli a buoni programmi dotati di calcolo delle effemeridi (Navastro, Cielo e Amilcantarat).
Gli errori andavano da un paio di miglia fino a quasi una ventina apparentemente senza una logica ragione, lo strano era che i risultati erano o mediamente discreti o mediamente molto errati.
Leggendo qua e la' ho scoperto che le differenze piu' forti sono dovute all'errore nell'ora del rilevamento che ricavavo spesso dal GPS ritenendola molto accurata.
Da cio' che descrivono qui:
[hide]
./
http://gpsinformation.net/main/gpstime.htm
http://ilrs.gsfc.nasa.gov/docs/timing/gpsrole.pdf
[/hide]
invece risulta che per motivi tecnici il sistema GPS pur conoscendo l'ora astronomica utilizza e trasmette una sua ora che nell'anno 2011 quando e' stato pubblicato l'articolo (per le ragioni descritte nei link) differisce di ben 14 secondi da quella GMT e tale differenza oggi e' maggiore e sta' pure continuamente aumentando (trasmette anche i dati di correzione che pero' pare non vengano utilizzati dai nostri GPS).
I miei punti piu' accurati risultano quindi quelli presi con il mio modesto orologio da polso che circa mensilmente verifico con il segnale orario trasmesso dalla radio.
Questa constatazione mi ha ridato confidenza sul metodo che uso e trova conferma anche da cio' che ha detto Stefanone: "Poi serve anche un cronometro marino, ma quello con i moderni orologi a quarzi non dovrebbe più essere un problema... una volta sulle navi ogni giorno si doveva 'prendere uno stop' con una stazione radio per poi segnare su un apposito libricino la differenza tra l'ora reale e l'ora del cronometro....".
Gli errori andavano da un paio di miglia fino a quasi una ventina apparentemente senza una logica ragione, lo strano era che i risultati erano o mediamente discreti o mediamente molto errati.
Leggendo qua e la' ho scoperto che le differenze piu' forti sono dovute all'errore nell'ora del rilevamento che ricavavo spesso dal GPS ritenendola molto accurata.
Da cio' che descrivono qui:
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http://gpsinformation.net/main/gpstime.htm
http://ilrs.gsfc.nasa.gov/docs/timing/gpsrole.pdf
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invece risulta che per motivi tecnici il sistema GPS pur conoscendo l'ora astronomica utilizza e trasmette una sua ora che nell'anno 2011 quando e' stato pubblicato l'articolo (per le ragioni descritte nei link) differisce di ben 14 secondi da quella GMT e tale differenza oggi e' maggiore e sta' pure continuamente aumentando (trasmette anche i dati di correzione che pero' pare non vengano utilizzati dai nostri GPS).
I miei punti piu' accurati risultano quindi quelli presi con il mio modesto orologio da polso che circa mensilmente verifico con il segnale orario trasmesso dalla radio.
Questa constatazione mi ha ridato confidenza sul metodo che uso e trova conferma anche da cio' che ha detto Stefanone: "Poi serve anche un cronometro marino, ma quello con i moderni orologi a quarzi non dovrebbe più essere un problema... una volta sulle navi ogni giorno si doveva 'prendere uno stop' con una stazione radio per poi segnare su un apposito libricino la differenza tra l'ora reale e l'ora del cronometro....".
