26-01-2018, 19:36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-01-2018, 19:46 da bellubentu.)
mi domando come si possa discutere su sei pagine del forum questa questione del reale e dell'apparente. Pensare che le andature debbano essere riferite al vento apparente è un'asinata (velica) imperdonabile. Il vento reale messo in realzione alla rotta della barca fornisce un elemento oggettivo dal quale si desume (oggettivamente appunto) se una barca procede di bolina, al traverso, al lasco, ecc., oppure dal quale si desume chi stringe di più il vento; in analisi matematica si direbbe che il vento reale è una "costante".
Al contrario forza e direzione del vento apparente è diverso per ogni barca ( cioè è una "variabile") in quanto è influenzato dalla velocità della barca e dal suo scarroccio; senza considerare che la direzione del vento apparente è una "variabile" anche funzione della velocità del vento reale. Poi sul fatto che sulle vele agisca solo il vento apparente, questo lo sanno anche i sassi; ma mi chiedo cosa c'entri con la determinazione dell'andatura di una barca
Al contrario forza e direzione del vento apparente è diverso per ogni barca ( cioè è una "variabile") in quanto è influenzato dalla velocità della barca e dal suo scarroccio; senza considerare che la direzione del vento apparente è una "variabile" anche funzione della velocità del vento reale. Poi sul fatto che sulle vele agisca solo il vento apparente, questo lo sanno anche i sassi; ma mi chiedo cosa c'entri con la determinazione dell'andatura di una barca
