(06-01-2018 19:18)Norman2016 Ha scritto: Umeghu al #3 scrivesti: "La "bandiera Olandese" è, in realtà, un "certificato di iscrizione ad una associazione/club privato" MA riconosciuto dallo Stato Olandese (tipo un A.C.I. del mare, per intenderci)."
Domando quale sia la limitazione che questo tipo di iscrizione comporta? Non parlo dei costi ovviamente.
Considerato che scrivesti anche che: "Preferirei (e infatti preferisco) - non avendo nulla da nascondere - avere la barca ufficialmente e formalmente registrata presso un MINISTERO di un paese comunitario."
Grazie
B.V.
Carlo
Ho visto che la domanda è rimasta sospesa.
Indubbiamente gli olandesi si sentiranno compiutamente garantiti dalla iscrizione semplificata tramite una associazione riconisciuta. Peraltro esiste la possibilità, molto più costosa, di iscrivere la barca nei registri pubblici.
Come si é detto più volte, innumerevoli barche olandesi con iscrizione semplificata girano il mondo, senza problemi di sorta.
A mio parere, interpreto il pensiero di Umeghu, per un cittadino italiano, sottoposto comunque a verifiche e controlli dettati dalle nostre ingarbugliate leggi, é forse preferibile battere una bandiera che sia assistita da documentazione di bordo, licenza di navigazione e licenza Rtf, rilasciata ufficialmente da uno Stato.
È uno dei motivi, oltre alla economicità e semplicità della procedura, che sta portando la maggior parte dei dipirtisti verso la bandiera belga.
Ricordo che in passato vi erano stati casi di contestazione, da parte della GdF, a imbarcazioni battenti bandiera austriaca (possedute da italiani) in quanto anche in Austria le registrazioni avvengono tramite circoli velici che non conferiscono lo status ufficiale alla bandiera.