(04-03-2018 09:20)nedo Ha scritto: Il pontile galleggiante ha il suo perché se la conformazione del porto lo permette o per lo meno se garantisce una buona protezione dai venti dominanti.
Cazzare a ferro a mio avviso è deleterio, il pontile si muove con una sua natura e la barca che è ormeggiata perpendicolare con un'altra frequenza, quando i due movimenti non sono in frequenza, catenarie e/o cime di poppa vanno in tesa in controfase col pontile e può succedere di tutto e di più.
L'esperienza vissuta a sanbenedetto del tronto nell'inverno 2011 è stata sconvolgente, ho salvato la barca esclusivamente perché ho dato retta ad un anziano presente mentre ero intento a cazzare a ferro come consigliato dagli ormeggiatori. Un disastro che in quella notte di bufera, 50 kn da est con onde di oltre 2 mt in porto, ha affondato 7 barche ....ho visto bitte ancora legate a cime extralarge letteralmente strappate dalla barca ...
La mia piccola se l'è cavata semplicemente con un parabordo scoppiato ....in sintesi il consiglio dell'omino è stato di tenersi il più lontano possibile dal pontile, cazzare bene ma con un buon margine di movimento la cima che va alla catenaria e lasciare un po' lasche quelle che vanno al pontile, la barche si appoggiano una alle altre ma seguono lo stesso movimento ...
.....A vedere queste foto c'è da sentirsi male.....mi dispiace per gli armatori....
In casi del genere l'assicurazione del porto o della barca risarcisce il danno subito o va tutto a tarallucci e vino?