(11-02-2018 19:37)mania2 Ha scritto: quello che in molti ragionamenti che leggo sull'inerzia non si tiene conto è che la barca per acquisire l'inerzia e la catena per essere sollevata dal fondo e tesa, dissipano energia; e questa è energia che viene sottratta alla forza del vento/onde. Un po' come le carrozzerie delle auto che sono calcolate per assorbire "deformandosi" parte dell'energia dell'urto. Perciò l'energia finale trasmessa al conducente dell'auto o al barbottin della barca risulta inferiore a quella che subirebbe se l'auto fosse perfettamente rigida o se la barca fosse ancorata con un filo teso, senza peso e perfettamente inestensibile.
Non è tutto vero secondo me. È vero che l'attrito della barca sull'acqua e quello della catena sempre sull'acqua man mano che si solleva dal fondale rallentano la velocità della barca (e le fanno acquisire meno inerzia) quando indietreggia spinta dal vento ma non è vero che, una volta che la barca ha acquistato velocità e si blocca di colpo quando la catena va in tensione,
lo sforzo sul barbotin sia uguale a quello di tener ferma la barca con la catena già tesa e barca senza abbrivio. Se ti spingo con una forza di 10kg resti in piedi, ma se un peso da 10kg ti arriva addosso a 10km/h ti butta a terra. E la massa della barca si misura in tonnellate.
[/quote]
l'errore nel tuo ragionamento è che eguagli/confondi Forza ed Energia che invece sono concetti fisici molto diversi
[/quote]
ANATEMA!!!!
Il barbotin NON deve reggere lo sforzo dell'ancoraggio ed ancor meno gli strappi!
La catena va fissata, mediante una "mano di ferro" o, se si è liguri come il sottoscritto, con un parlato ganciato ad una doppia braga che poi si da volta sulle due bitte di prua.