(16-07-2018 17:40)albert Ha scritto: Nell'ammainata con la calza e vento forte, la scotta non va mai lascata, anzi, la vela va stallata dietro alla randa e, quando l'imbuto della calza è a metà altezza, si lasca la mura, in modo che il gennaker continui a stare al riparo dietro e vicino alla randa.
Uno degli errori più comuni è infatti quello di lascare la scotta, così il gennaker si proietta sopravvento, si espone, diventa instabile e innesca una sbandata sopravvento, il timoniere inesperto contrasta e straorza. Poi, se a scotta lasca il gennaker sbatte tutto aperto nel vento, non si riuscirà più ad ammainare l'imbuto .....
Da tener presente anche che ogni manovra per rallentare la barca fa aumentare l'apparente e dunque rende più fisiche e difficoltose tutte le manovre ....
Ecco.
La calza è un accessorio come tutti, che per funzionare bene deve essere realizzato come si deve e gestita correttamente.
Io non rinuncerei mai alla calza in crociera, ammainare da soli un gennaker grande con vento fresco non è banale, hai un lenzuolone da gestire con solo due mani che NON deve più prendere aria una volta lascata la drizza.
Tirarlo in pozzetto e mandarlo in quadrato da sotto il boma agendo da soli è lento e camurrioso. C'è anche da rimetterlo nel suo sacco come si deve, e magari giuncarlo, che è sempre un lavoro palloso da fare.
Con la calza hai la garanzia di chiuderlo sempre almeno un bel pezzo, al quel punto la belva è gestibile. E una volta chiuso, ci si può occupare con comodo di altre incombenze tipo aprire il fiocco, poi con comodo si fa scivolare il salamone sotto coperta.