(24-07-2018 14:24)ciro_ma_non_ferrara Ha scritto: Non vedo la differenza, visto che, per quello che ne so, i dati d'origine sono in genere gli stessi, sia per le cartacee, sia per le raster, sia per le vettoriali.
La cartografia non è MAI attendibile e sicura al 100%, nè va ritenuta tale.
Arrivare ad una batimetrica di 10 metri e continuare a navigare a velocità di crociera come se nulla fosse, non mandando una persona a prua e confidando sull'esattezza della cartografia (senza contare i possibili e frequenti errori di georeferenziazione), vuol dire andare a cercare guai.
+1 e aggiungo che ancora devo vedere un caso in cui il velista ha preso lo scoglio e che tale ostacolo non ci fosse sul cartografico.
I ragionamenti di Giuliano sulle carte li trovo anacronistici e per certi versi anche pericolosi, se navighi per entrare in un porto o in zona di bassi fondali con meteo pesante e magari di notte preferisco stare al timone con il cartografico ingrandito davanti piuttosto che con una carta cartacea che non sai come vederla ma soprattutto non hai a possibilità di relazionare all'istante la posizione della barca sulla mappa.
Le carte cartacee sono ottime per pianificare rotte e luoghi ed è gratificante lavorarci sopra nel progresso di una navigazione d'altura facendo il carteggio, diciamo stile retrò ma per il resto la cartografia elettronica ormai è avanti di parecchio