(24-07-2018 14:33)Emiliano666 Ha scritto: E' un po' che sto pensando a come proteggere i miei bimbi in caso di caduta fuori bordo.
Ho letto le altre discussioni ma non sono interessato ad una review tecnica, quanto ad un confronto con voi e avere punti di vista diversi.
Provo a contestualizzare:
- uso in crociera senza andare a cercare situazioni critiche
- bambini di 10 anni
- Navigazione in mediterraneo, adriatico (quindi affollato di altre imbarcazioni e non a centinaia di miglia dalla costa)
- regole preventive di sicurezza già adottate (voglio concentrare la discussione sugli strumenti MOB, quindi consideriamo che la prevenzione sia già stata messa in atto - cinture di sicurezza, autogonfiabile etc.)
- la spesa sulla sicurezza non è un problema, quindi lasciamo il budget da parte (almeno per ora)
Ammettiamo che con queste premesse, per una causa non ponderabile, uno dei bambini finisca a mare, qual'è lo strumento MOB che voi preferireste?
Io ho scartato i tag bluetooth perchè mi sembrano decisamente poco affidabili ed in ogni caso non aiuterebbero a ritrovare il mob se non indicando il punto di presenta caduta in mare.
Credo che un Epirb/PLB portatile possa non essere la scelta migliore perchè non restituirebbe alla mia imbarcazione le informaziomi di allarme e posizionamento, non aiutandomi nel recupero. Di contro credo sia comunque lo strumento più affidabile.
Mi sembra ch un segnalatore AIS e DSC potrebbe essere più indicato. Oltre ad essere visualizzabili sui chartplotter di bordo scatenano un allarme DSC sulla radio mia e delle altre unità dotate di VHF DSC in zona. Leggendo gli altri post non ho capito se tutti i plotter gestiscono l'allarme MOB dell'AIS (io ho raymarine axiom).
Voi come la pensate?
Investi anche sulla loro sicurezza e tranquillità in acqua. Che non vuole dire fare il bagno a due metri dalla barca ma spingersi più lontano (anche solo dalla barca alla spiaggia a nuoto e ritorno), avere dimestichezza con la prospettiva di una barca che si allontana, il vento e la corrente che possono essere contrari, far alternare le diverse nuotate lasciando perdere il dorso che non ti fa vedere dove vai: quando si stancano un po' di rana con la testa fuori e poi riprendono, oppure semplicemente aspettano. In sostanza educarli all'acqua. Ne fa annegare più il panico (a partire dagli adulti) che la difficoltà oggettiva del mare