24-11-2018, 13:56
Marco il gratile scorreva sui due cavi, questo era parancato sull'angolo di mura per poterlo regolare, più o meno teso.
I due cavi sono come due ralinghe.
L'unico inconveniente sull'angolo di mura i cavetti si attorcigliavano, allora con una tavoletta di legno sagomata alle estremità per farci passare i cavi e inastrata faceva si che rimanessero distanziati.
Non è un lavoro che puoi fare da solo, il gratile va fatto più largo con lo spazio per far passare le due ralinghe.
Il frullone usato era molto magro e teneva conto della catenaria, inevitabile.
Per cazzare la drizza il più possibile, armato in testa su un 7/8, lascavamo il belin, cazzavamo la drizza al massimo e poi si riprendeva il belin, c'era un diamante bello largo.
I due cavi sono come due ralinghe.
L'unico inconveniente sull'angolo di mura i cavetti si attorcigliavano, allora con una tavoletta di legno sagomata alle estremità per farci passare i cavi e inastrata faceva si che rimanessero distanziati.
Non è un lavoro che puoi fare da solo, il gratile va fatto più largo con lo spazio per far passare le due ralinghe.
Il frullone usato era molto magro e teneva conto della catenaria, inevitabile.
Per cazzare la drizza il più possibile, armato in testa su un 7/8, lascavamo il belin, cazzavamo la drizza al massimo e poi si riprendeva il belin, c'era un diamante bello largo.

