30-11-2018, 01:14
(29-11-2018, 23:53)Kano Ha scritto: Io mi sono registrato nuovamente in Italia prima che scoppiasse il caso.
Comunque credo che ancora oggi il certificato olandese venga considerato dalla capitaneria italiana come attestato di proprietà per cui dovrebbero accettarlo come prova di proprietà dell’imbarcazione.
Fino a quando qualcuno non chiude il rubinetto.
Il "problema" sta nel fatto che per immatricolare devi produrre una dismissione dai registri del precedente paese di bandiera.
Quindi il certificato olandese può anche documentare la proprietà ma la cancellazione da ICP non costituisce dismissione di bandiera dato che la barca non é mai stata registrata nello stato olandese.
E il nostro CND è molto chiaro, è valido un documento di uno stato estero, non del club di Topolino.
Come dicevo, per chi ha bisogno meglio sperare nella chiusura di entrambi gli occhi da parte delle CP, altrimenti i guai potrebbero essere moooolto grossi.
Questo è il comma 3 dell'art. 19 del CND
Da sperare appunto che qualcuno non lo rilegga, dice "registri pubblici di uno stato membro"
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3. Qualora il proprietario o l'utilizzatore in locazione finanziaria in nome o per conto del proprietario, munito di procura autenticata, di una imbarcazione da diporto iscritta in uno dei registri pubblici di uno Stato membro dell'Unione europea o di un altro Staio individuato con modalità stabilite dal regolamento di attuazione del presente codice chieda l'iscrizione nell''Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN), in luogo dal titolo di proprietà, è sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal registro dello Stato di provenienza ovvero un attestato dell'autorità competente, con validità massima di sei mesi, dal quale risulti avviata la procedura di cancellazione. Dal certificato di cancellazione o dall'attestato provvisorio devono sempre risultare le generalità del proprietario e gli elementi di individuazione dell'unità. (29)
