anemonetro B&G

[IanSolo]

All'epoca presumibile di quegli strumenti le informazioni erano analogiche e gli indicatori erano a "doppia bobina" ovvero avevano un avvolgimento cui si applicava una tensione "seno" e un avvolgimento cui si applicava una tensione "coseno", l'ago dello strumento si posizionava quindi secondo la risultante della composizione dei due campi magnetici prodotti (lo stesso sistema era utilizzato per la strumentazione automobilistica). Quindi non e' detto che il trasduttore di testa d'albero fornisse direttamente tali segnali, era piu' frequente che il sensore angolare fosse un semplice potenziometro senza fermo (libero di ruotare per 360 gradi) da cui si ricavava una tensione proporzionale all'angolo che la centralina poi trasformava nelle due tensioni "seno/coseno". L'ipotesi e' confermata dallo schema di Marcofailla dove nelle tabelle si legge che anche per gli indicatori di velocita' e di profondita' e' fornito uno stesso tipo di segnale, segno sicuro di presenza di segnali completamente analogici (nulla a che fare quindi con le piu' recenti centraline digitali che usano trasduttri del vento con segnali angolari a tre fasi). Da cio' si deduce che il trasduttore di testa d'albero non e' del tipo attuale e forse come era corrente a quei tempi e' il trasduttore analogico che veniva prodotto (o rivenduto) da Plastimo che quasi tutti usavano. Se cio' e' confermato e' difficile oggi reperire un ricambio (e anche effettuare una riparazione per difficolta' a trovare la componentistica).