12-12-2018, 02:51
(30-11-2018, 01:14)Luciano53 Ha scritto: Questo è il comma 3 dell'art. 19 del CND
Da sperare appunto che qualcuno non lo rilegga, dice "registri pubblici di uno stato membro"
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3. Qualora il proprietario o l'utilizzatore in locazione finanziaria in nome o per conto del proprietario, munito di procura autenticata, di una imbarcazione da diporto iscritta in uno dei registri pubblici di uno Stato membro dell'Unione europea o di un altro Staio individuato con modalità stabilite dal regolamento di attuazione del presente codice chieda l'iscrizione nell''Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN), in luogo dal titolo di proprietà, è sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal registro dello Stato di provenienza ovvero un attestato dell'autorità competente, con validità massima di sei mesi, dal quale risulti avviata la procedura di cancellazione. Dal certificato di cancellazione o dall'attestato provvisorio devono sempre risultare le generalità del proprietario e gli elementi di individuazione dell'unità. (29)
@luciano, certo che se si vuole applicare il comma terzo senza però volere riconoscere ICP come un registro di uno stato membro della comunità europea, ci potrebbero essere delle difficoltà.
Ma se non viene riconosciuta ICP come registro valido, allora credo di poter rientrare nel caso descritto nel comma primo del medesimo articolo, ovvero risulterei come un proprietario che chiede l’iscrizione della propria unità presentando la documentazione richiesta.
Nel mio caso, alla capitaneria interessava che ci fossero il CE, la dichiarazione di potenza dei motori, il certificato di sicurezza ed infine un certificato che attestasse la proprietà dell’imbarcazione.
Nella fattispecie, il “certificato di dismissione ICP” poteva rappresentare il ceritificato di proprietà e nulla più.
