14-12-2018, 19:09
Non sono proprio d'accordo
Un pubblico uffuciale non può prendere per buono qualsasi documento gli arrivi in mano. Sotto questo profilo hanno violato e stanno violando una legge dello stato italiano quando cita il caso di provenienza dal registro di uno stato comunitario.
Vorrei sapere dove i solerti militari hanno visto traccia di uno stato estero in una ICP, non serve sapere l'olandese per rilevare l'assenza di un qualsiasi riferimento ministeriale e comunque, in caso di dubbio, avrebbero dovuto richiedere una traduzione giurata come prevede il nostro ordinamento.
Dovrebbe essere superfluo, ma copio di nuovo il comma dell'art. 19 del CND che i marinai hanno violato
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3. Qualora il proprietario di un'imbarcazione da diporto iscritta in uno dei registri pubblici di uno Stato membro chieda l'iscrizione nei registri nazionali, in luogo del titolo di proprietà é sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal registro comunitario dal quale risultino le generalità del proprietario stesso e gli elementi di individuazione dell'unità.
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Quindi non si sono messi al riparo da ogni grana, hanno chiuso entrambi gli occhi, sperando nella buona sorte o peggio ignorando la legge.
Secondo me hanno pertanto sbagliato nel non richiedere un atto di proprietà legittimo che sarebbe stato forzatamente dovuto essere registrato.
Se invece avessero preso per buona la registrazione estera (sbagliando, perché ICP non lo è) hanno poi risbagliato chiedendo all'armatore il Certificato CE e la dichiarazione di potenza, perché il nostro Codice dice chiaramente che tali documenti non servono se i dati sono già esplicitati sul certificato di radiazione del paese comunitario di provenienza.
Concludo sostenendo che la CP ha lavorato malissimo, in violazione delle norme nazionali.
Non condivido la tua ultima affermazione. A seconda della bandiera sei sottoposto alle leggi del paese di quella bandiera. Non capisco a quale norma tu ti senta più vicino.
Un pubblico uffuciale non può prendere per buono qualsasi documento gli arrivi in mano. Sotto questo profilo hanno violato e stanno violando una legge dello stato italiano quando cita il caso di provenienza dal registro di uno stato comunitario.
Vorrei sapere dove i solerti militari hanno visto traccia di uno stato estero in una ICP, non serve sapere l'olandese per rilevare l'assenza di un qualsiasi riferimento ministeriale e comunque, in caso di dubbio, avrebbero dovuto richiedere una traduzione giurata come prevede il nostro ordinamento.
Dovrebbe essere superfluo, ma copio di nuovo il comma dell'art. 19 del CND che i marinai hanno violato
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3. Qualora il proprietario di un'imbarcazione da diporto iscritta in uno dei registri pubblici di uno Stato membro chieda l'iscrizione nei registri nazionali, in luogo del titolo di proprietà é sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal registro comunitario dal quale risultino le generalità del proprietario stesso e gli elementi di individuazione dell'unità.
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Quindi non si sono messi al riparo da ogni grana, hanno chiuso entrambi gli occhi, sperando nella buona sorte o peggio ignorando la legge.
Secondo me hanno pertanto sbagliato nel non richiedere un atto di proprietà legittimo che sarebbe stato forzatamente dovuto essere registrato.
Se invece avessero preso per buona la registrazione estera (sbagliando, perché ICP non lo è) hanno poi risbagliato chiedendo all'armatore il Certificato CE e la dichiarazione di potenza, perché il nostro Codice dice chiaramente che tali documenti non servono se i dati sono già esplicitati sul certificato di radiazione del paese comunitario di provenienza.
Concludo sostenendo che la CP ha lavorato malissimo, in violazione delle norme nazionali.
Non condivido la tua ultima affermazione. A seconda della bandiera sei sottoposto alle leggi del paese di quella bandiera. Non capisco a quale norma tu ti senta più vicino.
