15-12-2018, 10:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-12-2018, 10:44 da Kano.)
Luciano,
In merito alla procedura di iscrizione, ti ricordo che l’ho eseguita ad inizio anno quando ancora non era scoppiato il caso della bandiera olandese, quindi con la documentazione fornita la cp ha registrato l’imbarcazione applicando alla lettera quanto previsto dal codice in vigore ad inizio anno.
In ogni caso, credo che la soluzione del problema nuova iscrizione si possa trovare rispondendo alle seguenti domande:
Avrebbero potuto non accettare la mia richiesta in quanto non ero regolarmente iscritto in un registro ufficiale di uno stato membro o extra cee?
A quel punto avrei potuto chiedere di effettuare la registrazione di una barca che non era registrata in alcun registro, fornendo tutti i documenti necessari inclusa la prova di proprietà come se fosse una nuova immatricolazione?
In assenza di concreta dichiarazione di cancellazione dal registro olandese, avrei potuto tenere buona la precedente cancellazione dal registro italiano e rinnovare l’iscrizione partendo da lì?
A che rischio avrei potuto andare in contro se non avessi registrato la barca in un nuovo registro dopo avere ottenuto la dismissione di bandiera italiana due anni fa?
Credo una sanzione e nulla più, quindi avrei potuto pagare la sanzione pecuniaria e quindi presentare la mia richiesta di iscrizione ex novo?
Se avessi acquistato un’imbarcazione da un olandese e detta imbarcazione non fosse mai stata immatricolata (in Olanda non vige l’obbligo di immatricolazione), avrei potuto richiedere iscrizione in Italia, presentando CE, dichiarazione di potenza, contratto di acquisto?
se leggo gli articoli inerenti la proprietà navale del codice del diporto in vigore ad inizio 2018, avrei potuto richiedere immatricolazione dell’imbarcazione seguendo una qualsiasi delle strade proposte attraverso le domande.
Poi come si usa dire, a mali estremi estremi rimedi, se proprio la cp non vuole re immatricolare un’imbarcazione italiana, si può emigrare verso un numero di bandiere infinite.
Invece per quanto riguarda i documenti che ho presentato, oggi non sono informato, ad inizio anno la normativa prevedeva di consegnare il CE, POTENZA e RINA,che sono poi stati trattenuti da cp e Messi in archivio, mi verranno restituiti solo quando cancellerò l’iscrizione è nel frattempo fa fede il libretto di navigazione..
In merito al certificato di cancellazione dal registro olandese, ho fornito traduzione severata esattamente come dice la normativa, in assenza della traduzione non avrebbero preso in carico la richiesta.
In merito alla mia ultima affermazione, in teoria avrei dovuto essere assoggettato alle leggi olandesi, per quanto riguarda capitaneria e dotazioni non avevo nulla da temere in quanto la barca eccede anche gli standard italiani in numero e tipologia di dotazioni a bordo, invece per quanto riguarda altri aspetti, in caso di alcune ispezioni in mare, non è mai stato chiaro cosa è come potessero controllare e contestare.
Senza entrare nel dettaglio della vicenda scaturente la decisone di issare nuovamente il tricolore, detta vicenda si è risolta in maniera totalmente soddisfacente e dandomi ragione, ma ci sono voluti quasi due anni di ricorso, udienze, legale etc.etc.
Quest’anno con il tricolore issato a poppa, non ho avuto il benché minimo problema.
In merito alla procedura di iscrizione, ti ricordo che l’ho eseguita ad inizio anno quando ancora non era scoppiato il caso della bandiera olandese, quindi con la documentazione fornita la cp ha registrato l’imbarcazione applicando alla lettera quanto previsto dal codice in vigore ad inizio anno.
In ogni caso, credo che la soluzione del problema nuova iscrizione si possa trovare rispondendo alle seguenti domande:
Avrebbero potuto non accettare la mia richiesta in quanto non ero regolarmente iscritto in un registro ufficiale di uno stato membro o extra cee?
A quel punto avrei potuto chiedere di effettuare la registrazione di una barca che non era registrata in alcun registro, fornendo tutti i documenti necessari inclusa la prova di proprietà come se fosse una nuova immatricolazione?
In assenza di concreta dichiarazione di cancellazione dal registro olandese, avrei potuto tenere buona la precedente cancellazione dal registro italiano e rinnovare l’iscrizione partendo da lì?
A che rischio avrei potuto andare in contro se non avessi registrato la barca in un nuovo registro dopo avere ottenuto la dismissione di bandiera italiana due anni fa?
Credo una sanzione e nulla più, quindi avrei potuto pagare la sanzione pecuniaria e quindi presentare la mia richiesta di iscrizione ex novo?
Se avessi acquistato un’imbarcazione da un olandese e detta imbarcazione non fosse mai stata immatricolata (in Olanda non vige l’obbligo di immatricolazione), avrei potuto richiedere iscrizione in Italia, presentando CE, dichiarazione di potenza, contratto di acquisto?
se leggo gli articoli inerenti la proprietà navale del codice del diporto in vigore ad inizio 2018, avrei potuto richiedere immatricolazione dell’imbarcazione seguendo una qualsiasi delle strade proposte attraverso le domande.
Poi come si usa dire, a mali estremi estremi rimedi, se proprio la cp non vuole re immatricolare un’imbarcazione italiana, si può emigrare verso un numero di bandiere infinite.
Invece per quanto riguarda i documenti che ho presentato, oggi non sono informato, ad inizio anno la normativa prevedeva di consegnare il CE, POTENZA e RINA,che sono poi stati trattenuti da cp e Messi in archivio, mi verranno restituiti solo quando cancellerò l’iscrizione è nel frattempo fa fede il libretto di navigazione..
In merito al certificato di cancellazione dal registro olandese, ho fornito traduzione severata esattamente come dice la normativa, in assenza della traduzione non avrebbero preso in carico la richiesta.
In merito alla mia ultima affermazione, in teoria avrei dovuto essere assoggettato alle leggi olandesi, per quanto riguarda capitaneria e dotazioni non avevo nulla da temere in quanto la barca eccede anche gli standard italiani in numero e tipologia di dotazioni a bordo, invece per quanto riguarda altri aspetti, in caso di alcune ispezioni in mare, non è mai stato chiaro cosa è come potessero controllare e contestare.
Senza entrare nel dettaglio della vicenda scaturente la decisone di issare nuovamente il tricolore, detta vicenda si è risolta in maniera totalmente soddisfacente e dandomi ragione, ma ci sono voluti quasi due anni di ricorso, udienze, legale etc.etc.
Quest’anno con il tricolore issato a poppa, non ho avuto il benché minimo problema.
