Premessa.
Considerando le innumerevoli richieste di aiuto riguardanti la nostra croce e delizia ho deciso di redigere questo piccolo vademecum pratico sperando che possa essere d'aiuto
Si fa presto a dire frigo:componenti:
Compressore - condensatore-filtro molecolare o laminatore-capillare-evaporatore.
Perché il grigo “friga”? Sfruttando le peculiarità di certi gas che veicolano grandi quantità di calore
a pressioni ragionevoli(sempre parlando dei nostri compressorini) con una sequenza dioperazioni:
compressione\calore-raffreddamento\liquefazione-espansione\rigassificazione\freddo.
Una piccola ricerca nel web renderà tutto comprensibile.
Compressore
Il frigo per funzionare ha bisogno di poche cose ma essenziali:
1-energia.
primo problema :classico -partenza arresto ripartenza arresto
la prima cosa da fare è controllare se arriva corrente con un tester (multimeter)
non avete un tester? Nessun problema.
Un cavo bipolare da 2.5mmq sufficientemente lungo che dalle batterie arrivi al frigo.
Si collegano i relativi poli ++ - - e si vede se tutto funziona.Se si, significa che i cavi titolari non sono adeguati (ossidati o semi interrotti,faston ossidati,contatti ballerini o diametri non adeguati)
Sostituire con cavo adeguato.Tutto sommato non è complicato.
il compressore comprime, una volta partito, il gas (ovvio) e funziona a 12\24 volt (solitamente)
la domanda che spesso ci frulla in testa è:perchè un compressore a 220 costa una manciata di €
e i nostri una paccata?
A parte il problema “nautico” ben noto a tutti, il nostro compressore è mosso da un motore
asincrono polifase costituito da 2 o più avvolgimenti per o spunto di partenza non avendo il condensatore(a differenza del 220 che ne ha uno solo o due ma con avvolgimenti diversi)alimentato da corrente continua.(ecco perché lo spunto è così energivoro)
Per gestire il tutto c'è una centralina con diversi faston dedicati:
alimentazione
ventola di raffreddamento (quando presente)
termostato.
Ultimamente nelle centraline c'è un altro componente con cui si può scegliere il regime di rotazione
e serve unicamente a regolare la rapidità del congelamento più che a una resa maggiore.
La rotazione standrd si attesta sui 2000 giri èd è la più conservativa ed economica elettricamente parlando.
Solitamente il mancato funzinamento del compressore si deve imputare al guasto della centralina.
(Quando non sono collegamenti elettrici anomali)
Raramente il compressore si guasta essendo di semplice costruzione e a mollo d'olio.
Condensatore
esistono diversi tipi di condensatori:
reffreddamento per convenzione (frigo di casa)
ventilato (convenzione più ventola)
ventilazione “forzata” (radiatore e ventola)
a che serve? Semplice:il compressore comprime il gas che viene spinto in pressione nel circuito è caldo e deve essere raffreddato.
Questa operazione condensa il gas in pressione che esce dal condensatore in stato semiliquido
per entrare nel filtro laminatore\molecolare.(sigaro di rame)
appunto:nel caso di condensatori laminati tipo radiatore la pulizia è MOLTO importante.
Le lamelle hanno il viziaccio di trattenere tutto cio che la ventola gli passa: pelucchi e polvere
presto faranno da tappo diminuendo il potere radiante.
Stesso discorso per la ventola che per comodità dovrebbe essere all'esterno del radiatore
e spingere l'aria verso l'interno.Più facile da smontare per pulirne le palette che si sporcano facendo più rumore e diminuendone l'efficienza.
-filtro molecolare
A che serve? Nel compressore abbiamo messo gas pulito ma è entrata anche un poco di aria che significa umidità,poi ci sono i vapori di olio,poi molecole degradate dei componenti del frigo..
insomma c'è monnezza che va fermata e lui,il filtro, quello fa. in più essendo più grosso provoca un calo di pressione con relativo raffreddamento propedeutico all'ingresso del capillare.
-Capillare
è quel tubetto lungo e sottile che va a dentro la cella e si infila nella piastra-accumulatore-radiatore-ventilato-evaporatore che fa freddo.
A che serve?innanzi tutto non è messo lì a caso ma è calcolato per quell'evaporatore che avete.
(ogni evaporatore ha il suo capillare)
il gas viene spinto nel tubicino ottenendo più velocità e un calo di pressione.
Tutto questo riduce in stato definitivamente liquido il gas, perfetto per quello che è chiamato a fare.
-Evaporatore
alla fine della corsa, perché corre veramente dentro il capillare il gas liquefatto arriva all'evaporatore.
Qualsiasi forma abbiano gli evaporatori la costante è che il capillare entra in una serpentina
di diametro maggiore in cui si espande rallentando e provocando il raffreddamento della serpentina\piastra-ecc eccetera raffreddando la vostra birra o prosecco.
A fine serpentina il gas carico di calore esce dall'evaporatore esaurendo così il suo compito.
il tubo di uscita (aspirazione) NON deve essere ghiacciato\brinato sebbene qualche cm fuori cella è tollerato anzi è un segale che tutto l'evaporatore lavora in pieno.
- termostato
è il sensore che getisce la temperatura del nostro prosecco.
Come è fatto e come funziona.
Il classico termostato è composto da un sensore capillare,una “scatola” che contiene il meccanismo of-on.
il capillare pieno di gas (vado a braccio ne!) che regisce al freddo dilatandosi.La dilatazione si scarica in un soffietto che aziona un interruttore elettrico che regola l'off-on del compressore.
Il capillare stagno viene applicato a contatto diretto con la parte più alta (e più caldo)dell'evaporatore ciò per garantire una temperatura certamente più bassa in tutta la cella frigorifera.
- Guasti e malfunzionamenti
è abbastanza raro che il termostato si guasti ma se succede per lo più la causa è il capillare
che ha perso il gas a causa della vetustà o di uno sfregamento-torsione che hanno leso il capillare svuotandolo.
Può succedere anche che ,a causa di una errata ricarica del gas l'evaporatore ghiacci inglobando
il capillare.in questo caso si potrebbe alterare la “”lettura” del sensore per cui il frigo non riparte o addirittura non si ferma.
Quindi un occhio anche alla sonda \sensore del termostato.
Altri guasti non pervenuti se non contatti ballerini,fili ossidati o altri accidenti elettrici.
Questo in estrema sintesi è un frigo. Si fa del caldo per avere del freddo.
E questo è quando tutto funziona.
Nel web ci sono millanta pagine sul funzionamento e dintorni del frigo in generale.
Ben poco per quel che riguarda i nostri impianti per quanto simili come concetto generale.
Difetti disfunzioni e suggerimenti.
Ma quando la produzione del freddo non c'è che è successo?
Eliminata l'opzione energia\alimentazione detta in apertura dobbiamo capire quale funzione è venuta a mancare.
Piccola premessa: il compressore produce calore e questo calore deve essere dissipato per cui
il complesso compressore\condensatore\ventola deve essere in un vano con un buon ricambio d'aria.
Se il vano è grande, è sufficiente una apertura grigliata in alto e una più piccola in basso
se il vano è piccolo e angusto, una ventola che spinga o estragga aria dal vano è d'obbligo.
Naturalmente questa aria deve veicolare per cui un altro foro di 4\5 cm di diametro
è sufficiente per garantire un ragionevole ricambio.
-il motore è caldo e si ferma.
Cause:1-scarsa ventilazione 2- capillare in via di occlusione.
1-Ventilare come già detto.
2-La generazione del freddo è normale ma il compressore sforza troppo e surriscalda.
Sostituzione del filtro e del capillare (o evaporatore con capillare dedicato)
la sostituzione non sempre richiede la sostituzione della piastra.
Tagliando il capillare vicino alla piastra si può tranquillamente aggiungere quello nuovo con l'apporto di un tubicino più grande di supporto e brasando l'insieme in testa e in coda.
In questo caso bisogna reperire il capillare (averlo in barca costa nulla ma va accuratamente tappato schiacciandolo con una pinza ai capi)
Il compressore gira ma il frigo non fredda.
Cause:
1-mancanza parziale 2-mancanza totale di gas.
1-il motore gira regolarmente ma resta attaccato più a lungo e riparte prima,il freddo è leggermente scarso.(pressione bassa)
2-mancanza totale: il motore gira sempre la piastra non raffredda.
Serve un manometro con cui misurare la pressione con motore in moto che deve essere di 0,2 atm. con temperature sopra i 30° 2.2 atm (il segnale resta sempre il tubo di scarico)
il manometro va inserito e tolto con mossa rapida per evitare fughe importanti di gas.
sentito un tecnico danfoss:
La pressione di esercizio è, a frigo in temperatura, 0.5 atm. Pari a 7/8 libbre/pollice q. Queste pressioni possono variare a seconda del capillare. Quindi i termini completi sono: completo sbrinamento dell'evaporatore e consumi nel range: 2.5/3.5 Ah
.
Il tubo di aspirazione che viene dall'evaporatore presenta ghiaccio -Troppo gas che finisce l'espansione fuori dalla cella.
Spillare gas MOLTO LENTAMENTE con uno sfiato brevissimo per volta.
Spillare,lasciare funzionare e dopo un'oretta controllare e così via.
-filtro molecolare esaurito.
Il motore gira di continuo tutto l'impianto ha una temperatura uguale il filtro è freddo e la temperatura non scende sotto i 15°, il capillare è asciutto.
Sostituzione del filtro-vuoto- ricarica.
Un link interessante.
http://www.centrogalileo.it/nuovapa/Arti...illare.htm
http://www.interfred.it/Installatori/for...filtro.asp
-capillare otturato
è in pratica il colpevole del freddo e anche sovente del non funzionamento del ciclo.
Il diametro interno si attesta solitamente ad un diametro di 0.8\0.9 mm per avere un capillare relativamente lungo ed evitare sovraccarichi al compressore.
Lunghezza e diametro interno sono strettamente correlati.
Come si capisce se il capillare è tappato e perché si tappa.
1- aria dentro l'impianto.
L'aria porta inevitabilmente umidità che tende a congelare all'uscita del capillare dove inizia l'espansione ed è il punto più freddo dell'evapratore.
In questo caso da motore fermo e frigo caldo alla messa in moto corrisponde un raffreddamento
dell'evaporatore per breve tempo poiché l'aria congelata fa da tappo inibendo l'espansione.
se invece il capillare è tappato da morchie l'evaporatore proprio non fredda e il capillare si presenta umido.
Complice di tutto è anche il filtro che è stanco e non trattiene più l'umidità e\o le schifezze.
sostituzione del capillare e del filtro che comunque va sempre cambiato all'apertura di un impianto.
A volte è necessaria una pulizia con azoto ma in quel caso trattare preventivamente con il frigorista
il costo dell'operazione.
Se l'operazione complessiva porta ad un costo elevato forse vale la pena pensare la sostituzione dell'evaporatore.
centralina-
posto che tutti i contatti elettrici e tensione siano in ordine il compressore si ferma e non riparte più.
possibili cause:ventola in corto anche se funziona-togliere un faston della ventola e riprovare
se il motore riparte e resta in moto sostituire la ventola.
se non riparte.. cominciate a salmodiare.
Appunto finale: quando si sostituisce l'evaporatore causa capillare “andato” l'evaporatore stesso è già munito di capillare calibrato quindi nema problema.
Dopo lunghe ricerche sono riuscito a sapere quanto deve essere lungo il capillare per poter funzionare su tutti gli evaporatori “nautici”.come dicevo:portarsene uno...
capillare :lunghezza 3.250mm (qualche cm in più non fa differenza)per 0.8 di diametro interno.(2 mm esterno)
oppure lunghezza 2.75m per 0.66 di diametro interno
il capillare si può anche sostituire tagliandolo vicino all'evaporatore e con un tubicino più grande unirlo con brasatura sulle teste previo controllo se il pezzo rimasto è libero
un fio di rame infilato assolve il compito.
Ricarica del frigo.
Posto che dovrebbe farla un tecnico per evidenti motivi,il primo dei quali è l'uso di gas altamente inquinanti, non sempre è possibile averne uno a disposizione quindi affrontiamo l'argomento come
un esempio di scuola.
Es:abbiamo avuto una fuga dovuta a una camolatura di un tubo;che fare?
Ammesso che si abbia a bordo del gas (oggi è in uso il 134a ma solitamente sui compressori c'è descritto il tipo) prima cosa è cercare la perdita.come?
Posto che l'impianto è vuoto di suo,togliamo il cappellotto di ricarica e con una pinza con becco molto fine svitiamo con attenzione la valvolina all'interno.
In commercio c'è il suo cacciavalvola,magari il gommista ve ne da una quando cambiate le gomma ma la pinza va benissimo a patto che sia lunga a sufficienza per prendere il quadratino in profondità.
( circa mezzo cm)
attenzione al pernetto della valvola!
Fatto questo mettete in moto il compressore mettendo uno straccio sopra la valvola (basta un lembo) per trattenere per quanto possibile il pulviscolo e attenzione che non sia aspirato!!!
Il compressore carica l'impianto di aria e la perdita diventerà individuabile scorrendo i tubi con una spugna intrisa di sapone (deve fare schiuma)
quando arriverete sulla perdita la schiuma la segnalerà senza fallo.
Continuate per tutto l'impianto.
A questo punto bisogna chiudere il pertugio. Come? Se siete in grado di brasare è un giochino da ragazzi altrimenti serve un raccordo per giuntare del diametro del tubo.
Prima comunque di unire o brasare assicuratevi che il tubo sia in buono stato altrimenti si taglia e si aggiunge tubo nuovo (ovvio che i giunti diventano 2)
bene.il foro è riparato.
Riavviate il compressore e ricontrollate se il lavoro è venuto bene.
A questo punto dobbiamo riempire.come?
Serve fare il vuoto.
Questa operazione la si fa con una pompa apposita dal costo di un 100€ o più.
Altrimenti un qualunque compressore da frigo raccattato qua e là svolge perfettamente il suo lavoro
a costo zero.
Poi una frusta con rubinetto e innesti da 1\4 di pollice.
Basta togliere la valvola a spillo sull'aspirazione et voilà.(ovvio che serve la 220v)
Attaccate il compressore\vuoto al compressore del frigo e mettete in moto.
non prima di avere rimesso la valvolina al tubo di aspirazione
Dopo un minutino il vuoto è fatto ma bisogna insistere per mezz'oretta per essere sicuri di una buona pulizia.
Chiudete il rubinetto della frusta,staccatela dalla pompa e avvitatela sulla bombola del gas ma NON aprite i rubinetto.
Svitate la frusta dal compressore parzialmente fino a che non sentite i sibilo dell'aria che entra nella frusta.
Bene, abbiamo questa situazione:frusta sul gas semilibera e rubinetto chiuso.
A questo punto aprite piano il rubinetto che trattiene il gas fino a che non sentite il gas uscire dalla frusta allentata (sarà veramente poco)
questo serve per eliminare l'aria dal tubo e riempirlo di gas.
Senza chiudere il rubinetto avvitate saldamente il tubo al compressore e aprite per 3” il rubinetto.
Mettete in moto il compressore e fatelo lavorare per un paio di minuti.
Tenendo d'occhio l'evaporatore aggiungete gas a 2” per volta fino a che l'evaporatore non sarà tutto brinato.NON abbiate fretta perchè rischiate di mettere troppo gas poi vi tocca sfiatare e non va bene.il gas è un forte inquinante.
La ricarica è terminata quando l'evaporatore è completamente brinato e il tubo di ritorno
NON lo è o al più è brinato per qualche centimetro.
brasatura. si puo fare benissimo con una comune torcia a gas liquido purchè abbia una buona potenza.
ad esempio quelle portatili con ricarica a bomboletta a mio avviso è scarsa.
questa va bene:
https://www.manomano.it/postazione-per-s...-min-24751
le bacchette di materiale di apporto sono di rame e fosforo. evitate rame fosforo argento perchè troppo liquida e penetra molto fino a tappare i tubi.
i tubi devono diventare rosso ciliegia prima di applicare il materiale di apporto.
una volta che avete chiuso il foro insistere fino a che non diventa tutto rosso e la saldatura a questo punto è ben salda.occhio alle dita..SCOTTA!!
bene.che dire? buon lavoro?
In rete cercate carlos panno refrigeracion.
Troverete tutti i filmati riguardanti i compressori,frigo,riparazioni,ricariche.
Insomma un mondo di info.
Parla spagnolo ma è comprensibilissimo.
nelle foto qui sotto:compressore modificato per fare il vuoto.
nel bussolotto d'olio va infilato il tubo di scarico per segnalare se ci sono perdite. se a un certo punto smette di fare le bolle vuol dire che l'impianto è stagno altrimenti controllare con compressione come descritto più sopra.
nell'altra foto il cacciaspillo che si può fare anche casereccio.
se decideste di acquistare un vacuometro si trovano su amazon con tubi e tutto a poche decine di € sono prodotti economici ma fanno il loro lavoro.
https://www.amazon.it/dp/B07G255ZVX/ref=...d6639e7895
Se qualcuno ha qualche domanda le cui risposte non sono trattate qui può farle in messaggi privati e vedrò di aggiornare\ e approfondire.
Dengiù per l'attenzione.
ps:tengo a sottolineare che non sono un "tecnico" ma uno a cui interessa particolarmente, senza altri fini,la questione frigo.
ho chiesto,ho chiamato e ho letto.
ho fatto un poco di prove e sono arrivato a qualche conclusione che volentieri condivido ma sempre a livelo hobbystico.
quindi non aspettatevi miracoli.
ADDENDUM:
molti,anzi nessuno si preoccupa della tenuta delle guarnizioni degli sportelli.
sono fonte di perdite di freddo a volte anche consistenti per cui (prendo esperienza altrui) di notte mettete una lampada nel frigo e vedete se filtra luce.
se sì provvedere a ripristinare la tenuta.
le guarnizioni morbidissime dei parafreddo da finestra (non di spugna) sono perfette.
- un occhio anche al mobile frigo-
se il pozzetto è ampio e non vi soddisfa il freddo si potrebbe rivestire all'interno con un paio di cm di poliuretano e laminare con vtr ed epoxy. (prima di usare il frigo attender qualche giorno per essere sicuri che l'evaporazione dei solventi sia terminata.
un phon da capelli all'interno per innalzare la temperatura ed accelerare il percorso aiuta e aiuta anche la catalisi.
si recuperano così gradi di fresco con alleggerimento del carico delle batterie.
per non impelagarsi nelle tenute dello sportello e non perdere troppo spazio è sufficiente intervenire nel 3\4 inferiore del pozzetto
se la cassa interna è in plastica o abs o resina tutto è più facile.
in caso di cassa inox la cosa si fa complessa;meglio evitare se non si hanno le idee chiare di cosa \come fare.
chiudere\ridurre lo scarico specie se di diametro generoso (le barche datate non avevano il compressore ma erano semplici ghiacciaie e lo scarico è bello grosso)
se celle datate un occhio alle connessioni tra parete e parete che spesso sono disconnesse e creano ponti termici micidiali.
insomma non solo compressore.
Un cenno sulle celle e altro.
Abbiamo un sistema di raffreddamento compressore\evaporatore che funziona correttamente ma la resa generale è scarsa o per meglio dire le temperaure nel pozzetto non sono ottimali. Perché? In una parola:coibentazione. Nelle barche di “nautica popolare” difficilmente le coibentazioni sono efficienti. Si tratta solitamente di pozzetti con qualche cm di isolante,in media 3cm di poliuretano espanso con fori non di rado di 4\5cm di diametro per il passaggio dei tubi che alimentano l'evaporatore(piastra o accumulo) questi fori sono chiusi in modo approssimativo o a volte nemmeno chiusi con inevitabile ingresso di aria calda o al peggio infiltrazioni di umidità tra le pelli della vasca a creare delelteri ponti termici che abbassano in modo drastico la resa dell'isolamento. Come rimediare?
Se il pozzetto è di dimensioni generose un rifoderamento interno di 2\3 cm di isolante e relativa resinatura aumentano sensibilmenteil rendimento della cella.
Nel caso che l'interno del pozetto non consenta di perdere volume conviene oesservare quanto spazio esiste tra l'esterno del pozzetto e i mobilio circostante e riempire i vuoti eventuali con isolante.Quale tipo di isolante? In caso di spazi limitati una schiuma iniettata facendo bene attenzione a riempire tutti i vuoti (rischio di ponti termici) porta qualche vantaggio. Se invece gli spazi sono considerevoli riempire i vuoti con lana di roccia infilata dentro sacchi di plastica ben sigillati aumentano considerevolmente la coibentazione. Una attenzione particolare alle guarnizioni delle porte: devono essere integre e aderire perfettamente alle superfici\battute per evitare l'ingresso di aria calda. Sembra una sciocchezza ma se ci si pensa bene e si fa riferimento al frigo di casa ci si accorge che le guarnizioni di questi apparecchi hanno le guarnizioni MAGNETICHE per aderire perfettamente con una certa tenacia alle superfici di chiusura prorio per garantire una tenuta perfetta.
difatti all'interno del frigo ,raffreddandosi l'aria ,si crea di fatto una depressione che richiama aria calda dall'esterno. Quindi...occhio alle guarnizioni.
Cicli di raffreddamento:
I nostri compressori se pur molto longevi mal sopportano le ripartenze ravvicinate.
Il costruttore consiglia ripartenze non oltre le 5\6 all'ora per cui i termostati vanno ricercati o tarati nel caso di elettronica a questi range. Quindi 10' di funzionamento e 10' di sosta sono da considerarasi un buon compromesso con temperature che non varieranno più di tanto. Quindi : coibentazione,sigillatura, e cicli di funzionamento non troppo ravvicinati ci garantiranno un buon risultato con consumi ragionevoli.
Buon frigo a tutti.