22-02-2019, 13:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-02-2019, 14:00 da albert.)
(22-02-2019, 12:01)ZK Ha scritto: Paul Cayard e' l' inventore del code0 "Whitbread 60" dell' 98 credo... io me lo feci fare nel 2000 per il 31.7 questo si, lo ricordo bene, per questo la colloco come data nel 98.
non sono stato io a codificare i nomi in base alla SHW in % sulla SFL, e' stata la veleria (north sail) che ha fatto la prima vela cosi "chiamata" agli "svedesi".
la codifica l' ho citata sopra.. se e' 0 la SHW e' il 75% della SFL, fino al 50% puo essere un code X , sotto e' un genoa a tutti gli effetti, sia come stazza che come forme.
poi parliamoci chiaro... ognuno ha il sacrosanto diritto di chiamarla come gli pare, basta intendersi e... sulle cose importanti mi pare, ci si trovi d'accordo... anzi io, ho sicuramente molto da imparare da te.
Se chiedi a Bullo, di code 0 nel 98 quando l'ha inventato Cayard, ne avevamo già consumati diversi tra adriatico e lago di garda ....... solo che non sapevamo che si chiamavano code 0


La codifica ISAF / ERS ufficiale è: fino al 75% di SFL = Headsail, oltre 75% Spinnaker .......... fine, end ..........
Poi siamo noi che traduciamo impropriamente Headsail con Genoa, ma il senso è quello ............ tutte le sfumature che stanno in mezzo tra il 50 % e il 75 %, son quelle che fanno vendere vele con nomi diversi, perchè ognuno ha la sua ricetta
per espandere il range di utilizzo ...... in realtà ogni vela avrà un'andatura privilegiata in base a come è stata progettata e si difenderà nell'intorno di quel range. La bravura sta nel capire qual'è il range necessario a chi compera la vela
