(25-02-2019 00:37)ibanez Ha scritto: Osef, quindi tu strambi a mazzetta come ho sempre fatto anche io, solo che non ho il coraggio di farlo con 40 metri quadri di vela e forze in gioco ben superiori alle mie.
Mi confermi che strambi così anche su un 40 piedi dislocante?
Onestamente fa paura mettere le mani vicino a quel paranco ma se capisco che si può fare, è una manovra che mi sembra più sicura di quella di portare la randa al centro, con il rischio che se il timoniere per far abbattere la randa poggia un po' più del dovuto, ci si ritrova sulle nuove mura lontani da fil di ruota e secondo me a quel punto il rischio straorza è elevatissimo.
Osef, tu di che barche stai parlando?
Per crafter: nel mio caso la randa arriva in pozzetto su un trasto lungo quasi 3 metri, parliamo di un 36.7.
Ho scritto 40 piedi nel primo post per far capire che parlavo di una randa importante, come quella del 36.7 appunto.
Visto quello che scrivi stai parlando di regata. Il contesto e' decisamente diverso rispetto alla crociera, dove probabilmente non ti troveresti in condizioni simili.
L'importante e mantenere la barca veloce, ergo un apparente inferiore sulle vele.
Tutto sommato 20 nodi nn sono molti, pero' condivido che da li in su tutto si complica.
La tecnica che ho appreso e speriementato e' prima abbattere di spi e quando la vela e' stabile, cambiare le mura alla randa anche a mazzo. Il randista si puo' far aiutare, con la dedesca e' scontato il 2 vicino all'albero metta le mani sulla scotta.
Con acqua piatta il timoniere e' avvantaggiato dal tenere la barca ferma in un intorno del fil di ruota per avvantaggiare il randista.
Con onda e' piu complicato.
Comunque in un bastone, con 20 nodi scendi quasi a 180 sul reale.
Può fare il bordo d'avvicinamento in boa sotto spi, ammainare e strambare a vele bianche. La barca ha sempre comunque una VMC alta.
In una lunga, se ci fossero 40 nodi nn avrei spi su e forse neanche randa, comunque anche con 3 mani valuterei di virare.