(14-04-2019 15:43)gc-gianni Ha scritto: si fa per discutere ed ognuno dice la sua:
A
da che mondo è mondo negli impianti di potenza si mettono i cavi in parallelo, esempio.
2 cavi unipolari da 25mmq isolamento in PVC, portata: 2x101A=202A
1 cavo unipolare da 50mmq isolamento in PVC, portata: 151A
il caso di cattivo collegamento od ossidazione di un contatto e non dell'altro è veramente remoto, e semmai porterebbe ad una minor portata del cavo col contatto piu' resistente dell'altro senza conseguenze catastrofiche. ma comunque pericoli simili a quelli del caso con un solo cavo
B
se colleghiamo entrambi i cavi ad un polo di una batteria le correnti delle altre due batterie avranno un percorso piu' resistivo, sbilanciando un poco la ripartizione del carico, giusto per fare i fini visto che costa poco l'artifizio
Quel dato di corrente ammissibile (101 A) è molto superiore a quanto è prudente ed opportuno fare a bordo di una barca, per parecchie ragioni, in primis la questione delle temperature (se fascetto tra loro due cavi, i coefficienti di riduzione rispetto al cavo isolato, per trasmissione reciproca di calore, sono rilevanti); inoltre i dati teorici massimi pubblicati dai produttori di cavi sono riferiti a temp. ambientale di 30°C ed in aria libera (il massimo ammissibile in condizioni ideali): se lo stesso cavo lo installo su una barca, magari in un ambiente non ventilato o peggio, vicino ad una parte calda (motore, scarico, ecc...) il fattore di riduzione della corrente ammissibile mi limita ancora di più (facile arrivare al 40% di riduzione della portata ed anche oltre; ho misurato personalmente temperature, nel vano motore, a fine navigazione d'estate, superiori ai 70°C, ad esempio, senza andare nel Golfo Persico o in Mar Rosso). Da qui la buona e prudente pratica di non superare i 3 A per mmq (3 Ampere per millimetro quadro) e curare bene la stesura dei cavi di potenza, evitando certe zone della barca.
Le guaine in pvc sono previste per una temperatura max di esercizio di 70°C, come certamente lei sa.
Quindi, con quei cavi da 25 mmq, meglio stare sotto i 75 A.
Per la faccenda dei cavi in parallelo, come si potrebbe gestire la protezione? Mette un fusibile per ogni cavo? In quella foto iniziale io non ne vedo: se è stato previsto un fusibile più avanti (ed in comune tra i due cavi, cosa più che probabile), se per caso uno dei due cavi si interrompe, un fusibile dimensionato per la sezione doppia potrebbe non intervenire e quella linea svilupperà un incendio, in caso di assorbimento eccessivo per un solo conduttore. Troppi rischi: meglio un solo cavo di sezione adeguata (e prudente) ed un fusibile adeguato ad inizio linea (subito dopo le batterie) che protegga la linea con certezza. Costa anche molto meno...
A proposito di cavi e capicorda vicini, uno ossidato con aumento di resistenza importante (ed aumenti di temperature conseguenti), e l'altro ancora perfetto, ne ho visti quanti ne vuole ... tutt'altro che ipotesi remota.
Il fatto è che gli impianti elettrici di bordo (soprattutto la parte di potenza) devono essere
intrinsecamente sicuri: tutte le volte che immetto un rischio aggiuntivo, in qualsiasi forma, faccio una cosa sbagliata.