(08-05-2019 07:43)gc-gianni Ha scritto: ...
la resistenza elettrica aggiuntiva della chiglia dovuta alla verniciata, empiricamente valutata in 5 ohm, per via delle elevatissime correnti in gioco delle fulminazioni darebbero dei valori RxI^2 enormi
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inoltre che sezione dovrebbe avere il conduttore di collegamento tra albero e chiglia per sopportare questi elevati valori di corrente?
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Questi sono appunti giusti che però hanno risposta perché con queste correnti e tensioni intervengono fenomeni non lineari che in qualche modo risolvono il problema da solo.
1) nel caso della vernice o anche al limite di uno strato di vetroresina sulla chiglia, si supera la rigidità dielettrica del materiale isolante che si buca e brucia portando la resistenza a valori trascurabili in brevissimo tempo. L'energia totale prodotta per effetto Joule attorno alla chiglia rimane in complesso contenuta.
2) un cavo sottodimensionato di collegamento tra albero e chiglia, lo fa fondere e vaporizzare immediatamente. Tuttavia la fusione non impedisce il collegamento anzi lo migliora; i vapori prodotti e l'aria attorno ionizzano e producono un canale altamente conduttivo. Certo è un vero e proprio saldatore ad arco e se ne vedranno le conseguenze a cose finite ma, anche in questo caso, l'energia totale prodotta per effetto Joule rimane in complesso contenuta.
Quanto all'evitare di offrire una punta privilegiata alla scarica del fulmine rimango sempre molto perplesso. Conosco bene la teoria sul campo elettrico nelle vicinanze di punte e la questione della ionizzazione ma conoscendo abbastanza bene anche i fenomeni che avvengono alla base di uno cumulonembo temporalesco (in particolare i fenomeni di induzione elettrostatica che precedono la scarica) ho forti dubbi che i fulmini siano così educati dall'evitare l'albero di una barca solo perché tenuto isolato dal mare oppure perché gli è stata messa in testa una scopetta da spazzacamino di fili conduttori magari radioattivi.
Daniele