RE: Come distinguere l'ottone dal bronzo
Viceversa puoi ottenere della limatura dei materiali, tentare
una corrosione superficiale con HCl 20-30 % a caldo (molto
meglio se usando acqua deaereata peraltro).
Il rame non passa facilmente in soluzione da nessuna delle due
leghe, lo stagno del bronzo a fatica, viceversa un po' di zinco
dall'ottone dovrebbe sciogliersi come cloruro.
Neutralizzando la miscela con NaOH poco a poco, si formerà
dapprima un precipitato bianco gelatinoso (l'idrossido di zinco)
che tuttavia, a pH superiore a X (X vale ... boh, non ricordo
più, butto lì un dodici, ma forse è persino meno basico),
facilmente raggiungibile con soda, si illimpidisce di nuovo
siccome si forma zincato di sodio solubile appunto.
Lo stagno non "soffre" lo stesso effetto a pH umani (nel senso
che per avere stanniti solubili ci vuole proprio NaOH
estremamente concentrata, direi persino fusione con una
poltiglia di NaOH solida.
Come controprova, se il precipitato è poco e non solubile in
base (sospetto di stagno idrossido), puoi prelevare una piccola
aliquota di sol. acida, alzare il pH diciamo intorno a 3-4, e
aggiungere un filo di ferro pulito. Se hai lo zinco non si
osserva nulla (null'altro che un po' di effervescenza, diciamo).
Se invece è presente ione stannoso, siccome questo è più nobile
del ferro, lentamente cristallizzerà dello stagno metallico
argenteo sul ferro (spesso a aghetti o stelline gradevoli). Puoi
affrettare la cosa con alluminio depassivato, ma allora il pH
alzalo sino a incipiente precipitazione dell'idrossido di
stagno, perché a pH 3 l'alluminio frigge troppo e non ti
consente di osservare bene il deposito metallico (anzi, la
troppo veloce riduzione potrebbe farti precipitare dello stagno
più amorfo e scuro).
Ovviamente se hai in soluzione anche tracce di rame (ma dovresti
vedere una soluzione azzurrina, che diventa blu per aggiunta di
ammoniaca), il rame precipita per primo, ma non ci sono
ambiguità di sorta siccome non è argenteo, com'è noto, ma va dal
rosato-rossiccio al bruno-rossiccio.
Cmq. se non hai un po' di occhio e esperienza pratica, non so se
ne vieni a capo tanto facilmente (un minimo controllo del pH è
obbligatorio per cercare di capire il comportamento ... altra
cosa, per l'attacco acido delle leghe, specie se sono roba di
guarnizioni un po' speciali, potrebbe volerci un tempo molto
lungo prima di corrodere apprezzabilmente : nel caso cerca di
preparare limatura sottile con una lima fine fine).
Un reattivo abbastanza selettivo per lo stagno II è il cloruro
mercurico, che viene ridutto a mercuroso, nero (ma mi viene il
dubbio che si formasse mercurio libero e fosse un altro catione
... ahi ahi ahi la memoria fallace !).
Se puoi andare in un lab. anche scolastico, allora vai di
attacco nitrico, tira a secco, e segui la procedura standard per
i cationi (es. differenziando la precipitazione come solfuri etc
etc). Tieni presente che hai stagno IV dopo l'attacco nitrico.
ciao
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