04-08-2019, 17:46
Visto che sono tornato, vi metto al corrente del attuale restauro. Da circa tre anni un variegato gruppo di amici, si è ritrovato per far tornare a navigare un julle 14mq del 1943; la decima barca costruita sui disegni di Tage Hellmans per un farmacista di Göteborg, tale Heüman. La barca è la più antica vela J14 che si conosca. "Ros-Marjna" è il nome originale della barca secondo Anders Heüman, figlio del primo proprietario.
Era stata rimessata in un piazzale della fabbrica di un amico della splendida Associazione Barche In Legno di Lecco (ABIL)
[hide]https://www.facebook.com/groups/493846687336941[/hide]
A prima vista non dava molta speranza: albero spezzato malamente, chiglia a scolapasta, vele ammuffite.
La squadra non si è persa d'animo, anche se ultimamente si è un pò persa per strada, ma da settembre riprenderanno i lavori. Come si può vedere dalle foto caricate sul sito del registro svedese [hide]http://julleregister.se/lank_reg/j14_10.html[/hide] abbiamo dovuto sostituire parte della chiglia ed effettuare una copiosa colata di resina epossidica per consolidarla. Purtroppo è impensabile fare un restauro filologico e comunque sarebbe economicamente insostenibile.
Per chi volesse fare pratica o solamente assistere e farsi una cultura di restauro conservativo, vi terro informati delle giornate che dedicheremo ai lavori. Si tratta sempre di fine settimana, a Lecco, con bevute e mangiate a seguire per rifocillarci delle fatiche, in verità un pò pochine.
Era stata rimessata in un piazzale della fabbrica di un amico della splendida Associazione Barche In Legno di Lecco (ABIL)
[hide]https://www.facebook.com/groups/493846687336941[/hide]
A prima vista non dava molta speranza: albero spezzato malamente, chiglia a scolapasta, vele ammuffite.
La squadra non si è persa d'animo, anche se ultimamente si è un pò persa per strada, ma da settembre riprenderanno i lavori. Come si può vedere dalle foto caricate sul sito del registro svedese [hide]http://julleregister.se/lank_reg/j14_10.html[/hide] abbiamo dovuto sostituire parte della chiglia ed effettuare una copiosa colata di resina epossidica per consolidarla. Purtroppo è impensabile fare un restauro filologico e comunque sarebbe economicamente insostenibile.
Per chi volesse fare pratica o solamente assistere e farsi una cultura di restauro conservativo, vi terro informati delle giornate che dedicheremo ai lavori. Si tratta sempre di fine settimana, a Lecco, con bevute e mangiate a seguire per rifocillarci delle fatiche, in verità un pò pochine.
Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
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