(26-08-2019 18:21)bullo Ha scritto: Ci sono varie teoria sulla fuga al mare in poppa.
Dumas con il Legh II° dichiarava che non diminuiva tela e correva alla massima velocità barca di poco più di 9 m. doppia prua.
Moitesier sul libro " capo horn alla vela" racconta, mentre scendeva verso il capo in Pacifico di esser stato preso da due burrasche che durarono sei giorni, di aver calato a poppa cavi e persino una giapponese,
rete per arrampicarsi sul bordo della nave, per diminuire la velocità e rimanere col mare in poppa, la barca veniva completamente sommersa dalle onde, lesse quello che diceva Dumas andò fuori e tagliò via tutto, da quel momento le onde non ruppero più sulla poppa la barca faceva dai 5/6 nodi a secco viaggiado ad una ventina di gradi dal fil di ruota.
Da quel giorno usò sempre questa tattica e di ml. ne ha fatte a quelle latitudini.
Le barche moderne corrono in poppa più veloci e sicure di quelle di una volta gli oceanografi hanno stabilito che la velocità minima per correre a quelle latitudine deve essre di almeno 8 nodi altrimenti si rischia la capriola.
Correre in poppa è un'opppinione.-
Ciao Bullo... non voglio certo contestare Moitessier... ma come già detto le opinioni e le circostanze sono ogni volta uniche ed irripetibili... e richiedono decisioni rapide ed efficaci... che naturalmente solo chi è al timone può prendere...
Correre in poppa...??? Si certo... finchè puoi...!!! ma se e quando l'onda ti raggiunge che fai...??? Capriole a go-go...??? Giravolte...???
Bhè io le ho fatte... ma il mio era un uragano (seppur in dissolvimento...) e sinceramente non le auguro a nessuno...
A proposito... era novembre... ed ero al largo di Cabo S.Lucas... e questo mi ricorda qualcuno...