(30-08-2019 17:07)Marcomilano Ha scritto: Vi chiedo quindi: come si alza/ammaina la randa nelle andature portanti e con vento teso e onda da poppa insomma le condizioni che si trovano durante la traversata atlantica?
Qual è la procedura da seguire?
Bisogna avere pazienza, nel senso che è una manovra che si fa con la barca che corre in rotta, portata dal fiocco, generalmente con poco equipaggio collaborante (sovente sono solo alle manovre), sfruttando un po' l' elasticità della drizza, manovra che conviene se hai le drizze e manovre all' albero, altrimenti ben più complicata per il fare avanti ed indietro dal pozzetto, dai un paio di giri di maniglia in maniera che sia un po' in tensione, poi aspetti, e la randa piano piano sale, quando la tensione sulla drizza ridiscende altro paio di giri, all' inizio boma un po' cazzato, poi quando le stecche passano le sartie lo lasco.
Ovviamente cerco di tirare le varie cimette di lazy e la volante che non intralcino ed incastrino le stecche.
La mia randa ha i carrelli che aiutano molto ma lo facevo anche con altre barche con garrocci. Basta non avere fretta.
Anche in issata, se hai mare e vento forte, il mettersi con vento in prua provoca un trambusto, ovviamete se sono in acque riparate ed ho un timoniere, lo faccio mettere prua al vento in un secondo isso e si rimette in rotta, ogni situazione è diversa.