25-09-2019, 18:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-09-2019, 18:30 da spinner.)
(24-09-2019, 18:42)IanSolo Ha scritto: Una curiosita': ma a che distanza lo vogliamo rilevare un MOB?
Io penso che lasciarlo arrivare gia' solo a qualche miglio sia da incoscienti e un'antenna sul pulpito di miglia ne vede molte di piu' quindi dire che e' piu' performante mi puo' trovare d'accordo ma dire che e' "indispensabile" mi pare esagerato.
A prescindere che comunque, specie per un impianto di sicurezza, avere la migliore posizione possibile per l'antenna è estremamente importante nel caso specifico tra due antenne a livello mare, magari con mare agitato, potrebbe esserci difficoltà di comunicazione o non essere abbastanza affidabile.
Oltretutto se questi splitter incorporano un preamplificatore d'antenna in ricezione, come parrebbe essere, il cerchio sulla superiorità del sistema è chiuso.
Vero quindi che due impianti separati possano piacere di più ma, insisto, che per una barca a vela splittare con questi dispositivi tx/rx di alta qualità porta a vantaggi complessivi soprattutto a riguardo del' AIS stesso sia in ricezione che in trasmissione.
Ci possono essere decine di miglia di differenza di copertura/ricezione, e fin centinaia in quanto mentre una antenna posta a 10-20 metri sul mare è libera non soffre di riflessioni e consente un funzionamento drasticamente migliore e quindi anche maggiore opportunità di sfruttare fenomeni propagativi, quella messa in basso è castrata sempre e comunque.
Ok con un AIS è inutile coprire 50 miglia ma perchè rinunciare quando si può fare ed è anche più semplice e ti evita cavi ulteriori ?
Saranno anche di parte ma i produttori stessi consigliano di usare lo splitter.
Insomma da radioamatore, e lo sono dagli anni 70, non ho avuto la minima esitazione nella scelta.
PS: questi i dati tecnici del mio splitter
Insertion loss AIS & VHF receive paths 0dB 0dB
Insertion loss AIS & VHF transmit paths <1dB
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Buon vento a tutti
Fredi Spencer
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