08-11-2019, 03:07
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-11-2019, 03:07 da spinner.)
(07-11-2019, 23:54)rob Ha scritto: hmmm, penso si debba specificare: non metterlo nel VHF... per non rischiare una sanzione in caso di controllo e/o utilizzo improprio. (Aggiungo, in Italia; come dicevo sopra in tanti Paesi esteri in caso di utilizzo radio corretto, del certificato non frega niente a nessuno).
Si hai ragione. Peraltro vorrei proprio vedere chi salendo a bordo, ma anche con che autorità, possa accedere alla tua radio senza un mandato per verificare se sia o meno inserito un codice.
Ma .. il ma è che se qualche distratto lo schiaccia per sbaglio o per eccesso di e poi gioca con i risultati, ti mette seriamente nelle grane.
Quindi la legge vieta l'inserimento, incitare a fregarsene non è corretto anche se concettualmente giustificabile.
Il problema però deve essere differente. Bisogna che noi diportisti italiani, con bandiera italica, ci facciamo promotori di una richiesta di modifica sulla modalità di rilascio della licenza limitata al fine di arrivare, senza troppe complicazioni, burocrazie e costi, ad avere un unico titolo (come in belgio) per utilizzare detta funzione salvavita oltre a pretendere che chi è già in possesso di titoli tecnici superiori abilitanti all'uso di apparecchi radio possa ottenere in modo automatico detto documento con autocertificazione di conoscenza delle procedure di chiamata.
Perchè nessuna associazione lo fa ?
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Buon vento a tutti
Fredi Spencer
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