@atnike accidenti, grazie per la considerazione
ultimamente sono più sui libri che in mare ma vabbé
Penso che dagli incidenti ci sia molto di più da imparare che non da un qualsiasi manuale di marineria, i rapporti per esempio del MAIB o del BEAMer sono estremamente istruttivi: ci si mette li' e si cerca di fare mente locale a cosa si sarebbe fatto se si fosse stati in quelle situazioni, una specie di verifica incrociata del proprio modo di approcciare le cose. Giudizi o verdetti su cosa hanno fatto gli altri o cosa avrebbero dovuto fare non ne do'. Nel caso specifico
1.Attraversare il golfo di Biscaglia d'inverno: lo farei. Inverno o estate, bisogna sapere e potere aspettare il momento adatto, d'inverno magari bisogna aspettare di più. Partire o prendere impegni con vincoli di tempo e date: un no deciso, non lo farei né in inverno né in estate.
2.Partire il 6 con la carta di previsione mostrata prima, disponibile il 6: non sarei partito. Ho ritrovato anche la previsione fatta il giorno prima, il 5 per il 9, depressione prevista meno intensa ma non sarei partito comunque.
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3.Assenza di elettricità a bordo da vario tempo prima della traversata: mi sarei fermato a A Coruna per sistemare (è nello spigolo NW della Spagna). Vedrei due problemi potenziali: assenza di previsioni meteo recenti e/o impossibilità di averne durante la traversata (dal mio punto di vista fattore decisivo, non partirei), e fattore "umano": su un 50' tonico senza pilota e/o ausili elettrici l'equipaggio come reagisce? Notti di 15-16ore, inverno, un po' di mal di mare, lucine delle frontali, turni al timone...grosso punto interrogativo su come possano andare le cose, comunque c'è una componente di rischio addizionale.
Perdita di elettricità dopo essere partiti: eventualità che onestamente considero sempre (causa gran paura dei fulmini) e alla quale mi preparo, avrei continuato. Aiuta che essendo un 350 miglia/2-3giorni avere le previsioni prima della partenza permette di delineare il tipo di rischio.
4.Atterraggio finale. Difficile, difficile immaginare cosa sia successo in realtà, mi sembra si possa ipotizzare: si sono sbagliati di isola, il CROSS/MRCC dice che con la telefonata hanno detto di trovarsi a Belle Île, quindi erano proprio convinti. Con SW forte, girare dietro a Belle île è sicuro, acqua profonda anche andando radenti, anche se si manovra poco c'è tantissimo spazio, una volta dietro l'isola il mare cala e si ha il tempo di respirare; viceversa girare dietro a Groix o si passa da nord, o se da sud bisogna prenderla molto più larga perché ci sono tutti quei bassifondi.
Come evitare di "sbagliare isola"? Si puo' pensare "io non mi sbaglio di isola", di sicuro lo pensava anche lo skipper, nessuno si mette a pensare "ora sbaglio isola" eppure è successo. Un rapporto parla di due posizioni a un'ora di intervallo a troppe miglia di distanza: possibile errore nel riportare i punti gps, almeno uno dei due. Riportati da persone diverse? Metti a bordo stessero tutti male o fossero sfiancati, uno che riporta la posizione sulla carta in modo sbagliato, quello dopo che la prende per buona? Sbaglio nel leggere le scale graduate lat/long ? O forse il gps era settato per dare la posizione in gradivirgoladecimali invece che gradi/minuti? Oppure ancora, fissando solo la posizione sulla carta, per la rotta facevano solo con la bussola: uno che ci lascia un telefono vicino si devia di Tot gradi: dall'ultima posizione segnata vedono magari 60°, metti 30° di deviazione e hop vanno verso l'isola a nord...pure illazioni chiaro.
Riconoscimento visuale: hanno telefonato al CROSS per il mayday attorno alle 2100, l'incidente era avvenuto, faceva buio da varie ore quindi i fari a rigore durante l'avvicinamento erano accesi, sono potenti ma con quel mare magari difficili da identificare? Magari erano rimasti in 1.5 a poter stare al timone se hanno tralasciato un controllo incrociato, andare a vedere le caratteristiche dei fari?
Metti stiano tutti male, ogni tanto magari uno dei malati riesce a stare al timone per 10-15minuti, il tempo di scendere e mettere la crocetta e tirar fuori uno straccio di rotta, se fuori uno comincia a vedere un faro magari davanti alla prua si convince sia la destinazione, o comunque penso ci possa essere una forte tendenza al volerci credere, dai dai che è li' fra un po' arriviamo.
Penso sarebbe presuntuoso affermare "a me non sarebbe capitato perché avrei controllato i fari", io in ogni caso non mi sento di poterlo affermare, fra quello che uno ritiene di poter fare all'asciutto e quello che sarebbe capace di fare magari da solo semi-valido coperto di vomito con una lampadina frontale ridotta al lumicino... pero' sicuro la dinamica di un incidente come questo rimane in mente, e magari riuscirà a stimolare un po' di dubbi e rigore quando ci si troverà in situazioni simili.
RIguardato ora, con grande approssimazione il sud di Belle Île è a 47-15 /47-20N, circa 003W; il sud di Groix 47-35N e 003-20W, anche girando dai gradi in decimali boh mi sembra difficile confondere.