12-03-2020, 14:22
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-03-2020, 14:23 da Rurik.)
(07-03-2020, 10:01)oudeis Ha scritto: Forza e coraggio! Se siete abbastanza e determinati l'impresa sarà impegnativa ma non impossibile,
le soddisfazioni alla fine impagabili.
Un maestro d'ascia sarebbe la mano magica, ma anche un falegname paziente e ricettivo può ricostruire con
la dovuta precisione bagli, madieri e quant'altro. Dalle foto sembra abbia il fasciame a klinker, cosa che può creare difficoltà nel restauro: per questo avete dato epossidica?
Aspettiamo gli sviluppi.
Il fasciame è a clinker (larice 20mm). Era impensabile sostituire le tavole che, com'è usuale col larice, si sono fessurate. Quindi ho deciso di saturare con "frammenti" di larice e colla fenolica caricata con segatura le fessure ed applicato un tessuto biassiale con epoxy strutturale all'opera viva. Non si può investire su barche di 6 metri i capitali che servono a renderle nuovamente omologhe. La chiodatura in rame per un gozzetto è abbastanza agevole ma su di uno scafo che ha murate da un metro e mezzo sarebbe un terno al lotto ;-). Non è indispensabile un mastro d'ascia per restaurare il naviglio minore: piuttosto un certa pratica.
Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
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