(25-04-2020 12:37)bullo Ha scritto: Adesso vedo sei architetto e non so la tua età, da come scrivi penso tu sia molto giovane.
Incominci bene… Diciamo che ero un giovane architetto 47 anni fà mese più mese meno....
(25-04-2020 12:37)bullo Ha scritto: Angolo tra asse longitudinale e corda della vela. ...[]
Vedo che fai di tutta un'erba un fascio...Introduci l'angolo della corda del fiocco con l'asse della barca che non è esattamente ciò a cui avevi fatto riferimento nel messaggio precedente e in ogni caso non è corretto quello che affermi in riferimento all'aumento del vento. Perché il vento che aumenta non comporta necessariamente onda...come sembra dedursi da quello che scrivi.. potremmo avere 20 nodi da terra praticamente senza onda...quindi non c'è una regola sola per il vento forte...
La riduzione della catenaria può essere una delle regolazioni per appiattire la vela di prua ma non sempre è valida...certamente non è sufficiente da sola...
Le regolazioni più frequenti con vento forte e con onda non esagerata in genere, al contrario di quanto affermi tu, consistono proprio nel portare il punto di scotta indietro, così svuoti la parte alta della vela e l'
appiattisci in basso e nel cazzare a ferro le drizze...
Però non è possibile affrontare il problema della regolazione della vela di prua in generale senza esaminare la tipologia di armo che ti ritrovi tra le mani. L'armo in testa d'albero richiede comportamenti diversi dal frazionato e addirittura il frazionato a 7/8 è diverso da un frazionato meno spinto. Non confondiamo i neofiti...e sarebbe stato meglio non affrontare il problema regolazione fiocco...da solo vale una quarantina di 3ad e qui dobbiamo parlare dei barber del fiocco del B25